Barbara Alberti. Letture da treno. Diciassette opere letterarie e un melodramma. Nottetempo, 2008. 79 p. € 7,00.
Non è un Bignami dei classici della letteratura (che, letti in treno, richiederebbero viaggi transitalici). Non è un libro di critica letteraria. Non è una rivisitazione in chiave (qualsiasi essa sia), di famosi romanzi. E’ un libriccino dissacrante, che dei classici si prende forse gioco, raccontandoli. Barbara Alberti ritiene di dirci la sua e se l’hanno pubblicata qualcuno la terrà pure in considerazione. Io trovo sia meglio andare agli originali. A voi l’ardua sentenza!
Dalla quarta di copertina: “Anna Karenina finisce sotto un treno, e le sta bene”. “Edipo andò ramingo, senza patria e senza perdono. Ben più triste la sorte di Paul Léautaud, che non riuscì mai a possedere sua madre”. “Insopportabile Ortis! Si capisce subito che ha letto il Werther, e che si ammazzerà”. Letture veloci, letture da treno, da lettore a lettore. Un bavardage sui classici della letteratura ognuno riscrive il libro che legge -, l’Autrice offre la sua lettura, come un bambino serio, come un vecchio che gioca.
Anobii.com Questa la pagina de Letture da Treno
Uh, mi sa che me lo leggo…
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Credo che sia una raccolta degli articoli che ha scritto sul tema “classici della letteratura” negli ultimi anni. Spesso i giornalisti fanno così… guadagnano sul’articolo poi anche sul libro.
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La Alberti non mi era molto simpatica ma l’ho rivalutata dopo averla sentita qualche volta in una sua trasmissione su Radio24. Si chiama “La guardiana del faro” e la consiglio. Mai banale, mai indulgente, spesso crudele, anche con se stessa.
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