In un post di qualche giorno fa, Lettura in movimento, vagheggiavo di aprire biblioteche nelle stazioni dei treni, con prestito librario su tutto il territorio italiano. Alcuni amici non erano molto possibilisti, realisticamente direi, tuttavia i nostri cugini spagnoli ci hanno ben pensato, anche se limitatamente alle linee della metropolitana. Hanno creato biblioteche sotterranee per i pendolari urbani che possono avere in prestito un libro nelle grandi stazioni metropolitane di Madrid, dove ci sono già 12 bibliometri.
Ecco il link: www-1.munimadrid.es/bibliometro/
Altra cosa sono i distributori automatici per la vendita, già presenti in alcune stazioni milanesi della metropolitana, sebbene li abbia visti anche negli ospedali. A Bologna invece i distributori automatici sono stati pensati per il prestito col progetto “Bibliometro program”, nell’ambito delle iniziative di Bolognacapitale, nel 2010. Devo dire che io Bologna la bazzico ogni tanto, ma non li ho mai visti in giro; forse qualche lettore bolognese può aggiornarmi. Devo anche ammettere che in una città come Bologna, in cui si trova quasi una biblioteca per abitante, aggiungere distributori di libri per le strade non ha molto senso. Infatti questa idea ha raccolto pareri contrastanti: vi riporto il trafiletto pubblicato su La Repubblica di Bologna, nel 2009. Il titolo è già un programma:
AH, SE FOSSERO MERENDINE…
11 dicembre 2009 — pagina 1 sezione: BOLOGNA
Tutti d’ accordo, in Consiglio comunale, sulla proposta di adottare il «Bibliometro program», una macchina inventata in Cile che è un distributore automatico di libri dati a prestito. Costa caro: 100.000 euro. Tenuto conto che per i libri non c’ è mai stata una gran ressa, forse sarebbe il caso di adottare anche i distributori automatici di lettori.———
Rimane aperta la questione delle biblioteche nelle stazioni ferroviarie. Sono sicura che, facendo un’indagine, scoprirei che i paesi del Nord Europa le hanno aperte all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso…
Secondo me non sarebbe una brutta idea, aprire delle biblioteche che permettono il prestito di libri nelle stazioni, inizialmente in quelle principali. Sali a Torino Porta Nuova, scendi a Napoli, ti sei dimenticato qualcosa da leggere per far passare il viaggio (oppure non te lo sei portato perché viaggi leggero), e prendi in prestito un libro. Addirittura con i nuovi servizi ipercostosi dell’AV si potrebbe pensare a un servizio di prestito libri, magari pochi per treno, direttamente sui convogli. Passa il carrellino delle bevande? Passa pure il carrellino del prestito libri.
Io sarei molto contenta, in treno ho macinato un sacco di libri. E a dire il vero aiutano quando internet non è disponibile, ché si sa che il wifi di Trenitalia è un po’ ballerino…
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Perché no?! Mi sembra un’ottima idea. Magari il servizio sui treni potrebbe essere collegato a quello a terra. Dovremmo proporre l’idea.
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Intanto di là ho messo il post. Al limite ne parliamo prima con quelli di Italo, che sono più ricettivi con noi blog di temibiii pendolari!
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L’idea in sé mi affascina e la applaudirei, ma, da volontaria in una biblioteca vera, sarei un po’ in pensiero per la restituzione, di quei prestiti…
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Purtroppo, Melusina, il problema è culturale. Moltissimi italiani non hanno nessun senso di responsabilità nei confronti della “cosa comune”, ma bisogna educare e io credo che la miglior educazione si faccia sul campo. Poi, sicuramente, Trenitalia sarà disponibile a fare sconti sui biglietti agli utenti virtuosi 🙂 Ma pensa che meraviglia organizzare iniziative di lettura nelle sale d’attesa, performance legate al libro tra i binari, nei sottopassaggi… lo so, mi sto allargando, ma visto che lo vogliamo fare, facciamolo bene!
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Lo spagnolo non è il mio forte, perciò può darsi che ci sia scritto e io non abbia capito, ma leggendo la descrizione e il regolamento dei Bibliometri madrilegni, non ho capito come si fa a restituire i libri. Pura curiosità e leggera deformazione professionale… 🙂
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In effetti nel regolamento non c’è scritto, come avviene la restituzione. Però potrebbe funzionare come funzionavano i vecchi blockbuster: con la buca in cui buttavi la VHS o il dvd!
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Guardando l’immagine mi sembra di scorgere un signore, in fila, con una pila di libri, presumibilmente da restituire. Suppongo quindi che questa operazione avvenga come in una normale biblioteca, magari con la possibilità di farlo in stazioni diverse. Più che altro sarei curiosa di sapere gli orari di apertura. Se sono quelli della metropolitana spero almeno che i bibliotecari facciano i turni 🙂
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Reblogged this on Io viaggio in treno… purtroppo and commented:
E perché non metterli pure nelle stazioni italiche?
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Magari avere un servizio del genere nelle nostre stazioni! A parte le difficolta` organizzative, penso che sarebbe un servizio molto bello e utile, sicuramente piu` salutare dei distributori di merendine! 😀
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Più salutare, più economico, socialmente utile. Per questo irrealizzabile. Ma forse tendo al cinismo.
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infatti… 😦
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