Train de vie. Film del 1998, una coproduzione di Francia, Belgio, Romania, diretto da Radu Mihaileanu.
- Soggetto: Radu Mihăileanu
- Sceneggiatura: Elodie Van Beuren, Radu Mihăileanu, Moni Ovadia (per la versione italiana)
- Produttore: Frédérique Dumas, Marc Baschet, Cédomir Kolar, Ludi Boeken, Eric Dussart
- Fotografia: Yorgos Arvanitis, Laurent Dailland
- Montaggio: Monique Rysselink
- Effetti speciali: Petre Constantin
- Musiche: Goran Bregović
- Scenografia: Cristi Niculescu
- Costumi: Viorica Petrovici
“Ridere è un altro modo di piangere”. Così il regista rispondeva a chi gli domandava come si potesse riuscire a sorridere raccontando una vicenda su una tragedia inumana come l’Olocausto.
Trama
Nel 1941, per evitare la deportazione, gli abitanti di uno shetl (villaggio ebraico dell’Europa centrale) romeno allestiscono convoglio ferroviario sul quale alcuni di loro sono travestiti da soldati tedeschi, altri da deportati e partono nel folle tentativo di raggiungere il confine con l’URSS e di lì proseguire per la Palestina. Ci riescono, dopo tragicomiche peripezie tra cui l’incontro con un gruppo di gitani che, a bordo di autocarri, hanno avuto la stessa idea. La sequenza finale del film svelerà la parte più tragica della storia.
Interpreti
- Lionel Abelanski: Shlomo
- Rufus: Mordechai
- Clément Harari: rabbino
- Michel Muller: Yossi
- Agathe de La Fontaine: Esther
- Johan Leysen: Schmecht
- Bruno Abraham-Kremer: Yankele, il contabile
- Marie-José Nat: Sura
- Gad Elmaleh: Manzatou
- Serge Kribus: Schtroul, il macchinista
- Rodica Sanda Tutuianu: Golda
- Zwi Kanar: Lilenfeld
- Razvan Vasilescu: colonnello zingaro
Questo film è bellissimo, l’ho visto un bel po’ di anni fa…
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