Una famiglia italiana aspetta il treno; due genitori corredati da una coppia di figli di sesso opposto. Il maschio, il maggiore, di circa dieci anni, é un torello, uguale a papá. Vestito con una tuta scura, cuffia blu calata sugli occhi e giubbotto imbottito. Ben piantato sulle gambe é di un’amorevole prepotenza nei confronti della sorella la quale, fotocopia della madre, é una delizia di fiocchetti e scarponcini di pelo e vestito grazioso. L’ipotesi immediata é che si accrediti la convinzione che la femmina va imbelletta e il maschio camuffato e la sua mascolinità sia direttamente proporzionale al grado di trascuratezza nell’abbigliamento. Almeno questo pare pensare il padre che, le braccia conserte appoggiate al ventre prominente, si propone come modello virile (tuta dipendente), taciturno e severo.
Il bagaglio della famiglia è costituito da due trolley formato mignon. Sono dei pargoli, uno rosa e l’altro blu, ovviamente.
Mentre i genitori si intrattengono in un’attesa fatta di sguardi, brevi frasi e ammiccamenti, le due creature vagano sulla banchina, ma sempre nell’ambito territoriale del capo branco, che viglia attento. La piccola tiene tra le braccia una bambola che culla con dedizione, la quale, a sua volta, abbraccia una micro-bambola infilata in una tasca del suo vestito. Il maschietto si sposta da un piede all’altro e punzecchia la sorella tentando di scipparle la bambola. Ma la bambina, invece di mostrarsi infastidita, a sorpresa si allunga verso il fratello, gli prende il viso tra le mani e lo bacia, accarezzandolo. Il cucciolo d’uomo si scioglie in affetto fraterno e si lascia andare ad un tenero abbraccio sotto gli occhi compiaciuti dei genitori. Il padre abbandona l’aria autoritaria del capo e si china verso i figli, ma il suo impeto subisce un arresto, dietro chissà quale monito interiore e il suo slancio devia la propria traiettoria dai figli ai trolley che vengono sollevati con ovvia disinvoltura. All’arrivo del treno l’uomo, ritrovata la sua compostezza e autorità, spinge la famiglia sul vagone, trova loro una degna sistemazione per poi procedere controcorrente rispetto alla folla dei pendolari e scendere dal treno, boffonchiando scuse, ma compiaciuto di aver sistemato la famiglia per il viaggio. Poi sparisce nel sottopassaggio, prima che il treno parta.
Che magnifica descrizione di famiglia!!! 🙂 Bello
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Quando si ha buona materia prima..
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Infatti! Ciao e buona serata o notte che è meglio! 🙂
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