Convoglio eccezionale: Treno EDS 2013

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Domenica mattina. Un treno eccezionale è pronto sul binario, è L’EDS 2013. E’ uno strano convoglio che percorre fantasiose tratte letterarie, composto di un vagone toscano, uno veneto, uno lombardo e due emiliani, sebbene uno con accento siciliano. Destinazione Milano Centrale, alla testa del binario 10, dove a fine corsa ci attende la piccola motrice lombarda e un vagone calabrese. Anche il mio bagaglio oggi è insolito, niente a che vedere con la borsa del pendolare. Porto doni dalla mia terra: Parmigiano, Lambrusco e salame montanaro.

Dopo un viaggio reso eterno dall’attesa, il treno giunge infine alla stazione e il convoglio trova lì la sua motrice … quel pezzettin del suo codin. Un girotondo di saluti, il rammarico di aver perso due vagoni per le strade del “non posso” e poi entriamo in metropolitana per uscirne otto fermate dopo, in un’altra stazione. Milano Porta Genova pare ai confini della realtàe del tempo. Un mondo sospeso, di scritte sui muri, lavori in corso, retro di palazzi, recinzioni di plastica arancione. E arancione è l’insegna del bar del primo caffè collettivo, ce ne saranno altri, ma non prima di aver raccolto un nuovo vagone, quasi lombardo. Sbuffando fumo di tabacco, il convoglio procede alla ricerca di un numero civico che per un po’ vuole giocare a nascondino, ma infine si fa trovare. E dietro a quel portone c’è una casa di ringhiera, straripante di colorati fiori e rampicanti. Zona operaia, un tempo, di ligera, prostitute, povertà. Ora non più. Ed è lì, al terzo piano, che si appoggiano i bagagli, nell’accogliente dimora del Capo Treno milanese che ci apre la porta del suo mondo.
E’ ora di lasciarsi andare, di sciogliersi in abbracci. L’attesa è finita. Si aprono pacchetti di salatini bresciani, si affettano salami emiliani e finocchiona toscana, si tagliano torte salate milanesi e si stappano bottiglie. Una ciotola di finocchi passa inosservata. La casa è immagine di chi la abita: buon gusto, accoglienza, delicatezza, cortesia. Ogni oggetto è una storia; la caffettiera insolita del rigattiere, la macchina fotografica a lastra, i libri dietro le vetrine, le foto alle pareti, la piccola nicchia a fondo scala. Persino il gatto sul letto. La tavola imbandita rifiuta i piatti di carta, i bicchieri rifiutano l’acqua, le forchette affondano in lasagne, la ciotola di finocchi sempre piena. La conversazione non langue e nemmeno gli stomaci, che semmai languiscono, ma non lì. Poi la piccola motrice lombarda estrae il libro – che sempre è galeotto – e illustra la sua idea, i suoi progetti, sebbene non si rassegni a usare un font di corpo 11,5 (ma questa è un’altra storia). E ancora i pasticcini, i biscotti veneziani, i cantuccini toscani, il caffè, (i finocchi ancora nella ciotola), storie di generi con madri che stirano, sigarette fuori dalla porta, le urla di una partita di pallone dal vicino oratorio, gatti sepolti nelle fioriere, prostitute istitutrici con nastri sulla testa. E un gioioso gioco di firme scambiate, come le figurine da bambini: tu mi fai la tua e io la mia, così ognuno si porta a casa un bottino di nomi in una pagina dello stesso libro, antologia dei nostri scritti. Poi tutti in silenzio ad ascoltare la storia della padrona di casa e di Milano. Incanta. E ancora non sappiamo che c’è chi scriverà una Lettera a un blog appena nato e MilanoConGliOcchiali nasce. Aspettiamo che venga popolato.
Ma il tempo passa in fretta, è già scaduto. Ci sono treni da prendere e piatti da lavare, tavole da sparecchiare, giacche da infilare, cibo da distribuire, saluti che non finiscono mai e qualcuno che lo perderà il suo treno. E mentre mi allontano da Milano a bordo di un lussuoso Frecciabianca, ripenso alla giornata e a quei vagoni sparsi per l’Italia del Convoglio EDS 2013. Svuotato il mio bagaglio di cibarie, lo riporto a casa carico di storie, visi, affetti e un rinnovato desiderio di scrittura. Eppure un pacchettino c’è rimasto; i finocchi avanzati, sono toccati a me.

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Questo racconto non partecioa a nessun EDS (Esercizi Di Scrittua); è solo il resoconto dell’incontro milanese degli autori de Il Quaderno degli EDS#1: i sensi

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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26 risposte a Convoglio eccezionale: Treno EDS 2013

  1. Hombre ha detto:

    Brava, bene, 00001010.
    (il voto ho dovuto dartelo in binario)

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  2. doze ha detto:

    che bello, proprio stamattina pensavo che mi piacerebbe in futuro partecipare a un incontro con fellow bloggers 🙂

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  3. singlemama ha detto:

    i finocchi son proagonisti!!!!!!!! (rido…)
    ps: ma ti sei persa un vagone o, dato che prendo accenti ovunque, mi hai semplicemente infilato in una regione a caso? (rido bis… però il testo tu lascialo così, eh?)

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  4. lillinach ha detto:

    Che quei finocchi snobbati da tutti voi io insieme a non so chi li abbiamo mangiati ed erano buonissimi

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  5. la donna camèl ha detto:

    che bello che bello che bello!

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  6. Veronica Adriani ha detto:

    Gli incontri tra blogger mi fanno sempre un bell’effetto. I post scritti a margine, poi, ancora di più. Brava la nostra Pendolante 🙂

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  7. nutriarch ha detto:

    Stupendo post, ancora più degli altri!

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  8. Melusina ha detto:

    Siamo o non siamo poveri ma belli?

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  9. Miss Fletcher ha detto:

    Bellissimo! Bello incontrarsi e tornarsene a casa con la gioia negli occhi e con questo racconto in tasca che è una vera perla!
    Bravissima!

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  10. Fancyhollow ha detto:

    Come sempre hai la capacità di far vivere ciò che racconti… che brava! Mi piace leggere le tue storie!

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