Prendendo spunto dal post di Pendolo, Compagni di viaggio dell’anno passato, mi era venuta l’idea di pubblicare la lista dei libri che ho letto i treno nel 2013. Quasi tutte le mie letture, ormai, sono affidate al tempo del viaggio, sebbene abbia sempre un libro anche sul comodino che sbocconcello primo di addormentarmi, ma come pasto leggero, che spesso gli occhi fanno fatica a resta aperti e una lettura troppo impegnativa mi appesantirebbe la nottata (un libro aperto sulla faccia ha sempre un suo peso). Stavo quindi pensando di redigere la mia personale bibliografia ferroviaria 2013, quando un certo senso del pudore mi ha fermata; una necessità di privacy.
Quando entrate a casa di qualcuno, andate a sbirciare la sua libreria e capirete molto di quella persona. I gusti letterari svelano interessi, inclinazioni, tendenze politiche, persino religiose. Chiunque abbia visto un qualche serial tv di psicologia criminale, sa che le indagini del detective di turno, passa sempre per la libreria dell’indagato. Così, per evitare che qualcuno intuisca tendenze criminali nella mia lista di libri ferroviari, ho pensato di desistere dal mio intento. Vallo poi a spiegare che quel titolo te l’ha suggerito tizio, ma non ti è piaciuto, che quell’altro te l’ha prestato caio, ma non lo hai digerito, perché non so se ci avete fatto caso, ma i libri che non piacciono sono sempre quelli consigliati da altri e sarebbe bello indagare le tecniche di scelta delle proprie letture.
Ho deciso, così, di pubblicare solo l’ultimo libro che ho finito sul treno, non solo perché è talmente noto che non rischio di espormi, ma perché è una storia splendida, una scrittura limpida, una lettura che consiglio vivamente e se non vi piace potete sempre dare la colpa a me. E visto che sono in vena di consigli, chi ha amato il libro può guardarne la bella trasposizione cinematografica del 1962, diretta da Robert Mulligan che è valsa l’Oscar a Gregory Peck.
Hai ragione quando dici che dai libri che legge o anche solo che maneggia si può conoscere qualcuno, ma hai torto (secondo me) a pensare che questo è male, a meno di reputare se stessi una così brutta persona che è meglio tenerne nascoste le tendenze diaboliche. In questo caso sconsiglio di redigere una confessione nell’EDS in corso 😀
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Non penso affatto di tenerle nascoste, sia mai. In realtà mi piace molto parlare dei libri che ho letto, ma sfogliando la lista 2013 mi sono resa conto che pochissimi libri dell’elenco erano “miei” e pochi sono quelli che mi sono piaciuti. E’ stato un anno nero per le mie letture. Per altro in ogni post che scrivo, ancor più negli EDS, metto molto di me e sono quindi riconoscibilissima.
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Bella l’immagine della lettura frugale “sbocconcellata” prima che la palpebra cali 🙂 Grande Pendola
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Se è veto che la lettura è cibo per l’anima.. Grazie Niko
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Ciao Carissima, buon weekend allungato 🙂
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Anche io all’inizio volevo fare la lista dei libri letti, poi ho rinunciato, perché poi per ognuno avrei dovuto dire perché l’ho letto, come l’ho avuto, se mi è piaciuto o no e perché… e sarebbe diventato una cosa interminabile. Alcuni mi sono piciuti tanto, altri mi hanno sorpreso, altri ancora deluso. Le mie letture sono molto variegate, di tutti i colori insomma: giallo, noir, rosa, rosino, blu, arancione, verde… e non so che idea ci si potrebbe fare di me sbirciando la mia libreria 😀
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Un arcobaleno! Ecco, io avrei dovuto spiegare troppi “non mi è piaciuto”…
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Pensavo così anch’io i primi tempi che mostravo il Kindle e dentro avevo “Transgender history” 😀 Adesso ho “Il diario erotico di Peyton Amberg” 😀
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Vuoi mettere!? La prima volta che il padre del mio futuro marito venne in casa mia si diresse verso la libreria e trovò lo scaffale dedicato alle tradizioni popolari: streghe, divoli e quant’altro. Mi guardò assai diffidente
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🙂 Chissà quante cose avrai scoperto di me dalle mie letture e non le ho nemmeno citate tutte! Io per la verità visto che sono un’onnivora e spazio anche per pura curiosità da un genere all’altro tendo a non farmi troppe idee dalle letture altrui finché non sono accompagnate da un commento che faccia da liberatoria. Per il resto vale tutto da “L’illusione di Dio” di Dawkins alle “Piccole donne” di Louise May Alcott. Il libro che hai citato comunque mette d’accordo tutti:)
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Il dono della neutralità 🙂 In realtà non ho problemi, né mi vergogno a citare le mie letture. Lo farò più spesso
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Sì, la tua ultima lettura mette d’accordo tutti.
E comunque hai ragione, i nostri libri narrano tanto di noi, molto più di quanto sappiamo immaginare.
Come molti di noi, io nella mia libreria ho libri parecchio diversi tra loro, sarei curiosa di sapere cosa ne penserebbe un estraneo vedendololi!
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amo questo libro, l’ho letto in lingua originale l’estate scorsa e volevo non finisse!
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La lettura in lingua originale deve essere magnifica.
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Ho amato tantissimo questo libro!!Non mi resta che vedere il film 🙂
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È uno dei pochi film fedeli al libro, pecca solo di sintesi ed elimina la storia famiglire, ma restituisce atmosfere e contenuti.
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