Interviste Pendolanti: I bookwatcher di Libri in metro

Logo di Andrea Gadaldi

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Li ho corteggiati per mesi per avere questa intervista e non è che abbiano fatto i preziosi, ma mettere assieme tante menti e tastiere non è facile.
Loro sono sparsi per l’Italia, ma non solo.
Loro sono osservatori di una fetta di umanità viaggiante.
Loro sono gli autori di un blog.
Vi sieti mai chiesti cosa leggono i passeggeri nei vagoni affollati? chiedetelo a Loro, quelli di Libri in metro.

Un ringraziamento a tutto lo staff di Libri in metro che si è prestato a questa intervista e a Francesco Foresta, il Viaggiatore Statico, amministratore del blog, che con pazienza ha fatto da filtro tra me e loro.

Come nasce il blog?

Il blog nasce nel 2010 da una domanda: cosa lega lettori e passeggeri? La prima a tentare di rispondere è stata Mara: a bordo dalla metro B della Capitale si era resa infatti conto di quanto fosse interessante e divertente cercare di cogliere le caratteristiche e con esse la personalità degli altri passeggeri in cui si imbatteva tutti i giorni, e in quei loro libri, in quei loro atteggiamenti, ha cercato di trovare il filo rosso che lega insieme questo popolo così variegato.

Come si è passati da quell’idea alla realtà di oggi di Libri in Metro?

Il progetto in seguito ha coinvolto Riccardo e con lui il racconto delle letture dei viaggiatori metropolitani milanesi. Via via al progetto si sono uniti altri bookwatcher (è proprio quello che facciamo, guardiamo i libri, ma soprattutto i lettori!) e altre città, con relativi mezzi di trasporto: Torino, Bari, Cesena, Treviso… Ma Libri In Metro è arrivato anche all’estero con Londra e Vienna.

La redazione è in continuo ampliamento dal 2013; al momento siamo un gruppo piuttosto affiatato di tredici persone: Riccardo, Francesco, Maria Clelia, Thais, Valeria, Manuela, Alicja, Veronica A. e Veronica G., Stefano, Roberta, Christian e Chiara. [Link al chi siamo: http://librimetro.wordpress.com/chi-siamo/ ]. Ma l’idea rimane comunque quella: libri e passeggeri, lettori e mezzi di trasporto, dov’è il legame? Qual è il nesso? Forse è il tempo che accomuna leggere e viaggiare. Forse mentre si viaggia con il corpo viene spontaneo viaggiare anche con la mente. Forse per chi ama leggere non esisterà mai un’attesa o un viaggio troppo lungo quando si è in compagnia di un buon libro.

Il vostro è un blog collettivo, come vi siete incontrati?

Siamo quasi tutti (a parte i primi) diventati Bookwatcher di Libri in Metro passando per il nostro form d’iscrizione e un articolo di prova [Link al form di iscrizione: http://librimetro.wordpress.com/entra-nel-gruppo/ ]. La maggior parte di noi non si è ancora incontrata di persona; a legarci è sicuramente la passione per i libri e la lettura, e come i lettori che descriviamo, anche noi abbiamo gusti e passioni spesso molto diverse. Sicuramente condividiamo lo stesso ideale per cui un lettore su un mezzo pubblico è interessante da sbirciare, sia come ispirazione per qualche nuova lettura, sia per pura curiosità. Alle volte è il libro stesso a diventare mezzo offrendo un’occasione di dialogo, più o meno silenzioso, con il lettore. Una complicità che si instaura semplicemente incrociando gli sguardi uno sul libro dell’altro, e che non potrebbe mai cogliere chi invece in treno ama distrarsi solo con lo smartphone.

Qual è il miglior libro da treno? Ci sono autori/titoli che incontrate più spesso di altri?

Non esiste la formula perfetta per il giusto libro da treno: sulle rotaie, così come in metro o su autobus e tram, si possono trovare dai classici ai best seller, dai libricini di teatro d’inizio Novecento al romanzo di formazione da un migliaio di pagine, dalle raccolte di poesia alle trilogie di fantascienza. Ed è proprio questo il fascino di Libri in Metro: la moltitudine dei generi letterari e la continua varietà di gusti e luoghi che identifica sia i nostri lettori e lettrici sia il nostro team. Inoltre è molto divertente reincontrare (e raccontare) gli stessi lettori ma con libri diversi, è bello vedere quanto velocemente passano da una lettura all’altra e se cambiano genere con il passare del tempo.

Oltre a scrivere su Libri in Metro, scrivete anche un vostro blog?

Per la maggior parte di noi, l’approdo su Libri in Metro è avvenuto dopo aver riempito di storie e pensieri altre pagine del web: quasi ognuno di noi infatti possedeva già almeno un blog personale, con argomenti trattati che spaziano da pendolarismo a tecnologia, da cucina a lavoro, passando ovviamente anche per blog politematici (veri e propri zibaldoni in chiave 2.0).

Per altri, invece, Libri in Metro è stata la prima occasione per lasciare la loro firma online e passare ad un’esperienza di scrittura più condivisa.

Qualsiasi siano le passioni che albergano i nostri blog personali (e le nostre vite), è solo attraverso Libri in Metro che raccontiamo della nostra passione per il curiosare nei gusti letterari dei nostri compagni di viaggio, inconsapevolmente tenuti sott’occhio giorno per giorno, mentre leggono ignari sui nostri stessi mezzi pubblici. È un piacevole impegno quotidiano che portiamo avanti con passione e immancabile divertimento.

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Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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38 risposte a Interviste Pendolanti: I bookwatcher di Libri in metro

  1. stravagaria ha detto:

    Ho conosciuto questo blog tramite Veronica A. che già leggevo. Non c’è che dire… I pendolari hanno una marcia in più! 🙂

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  2. Elena ha detto:

    Non conoscevo questo blog ora vado subito a curiosare !

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  3. 17lastella ha detto:

    non lo conoscevo questo blog. Grazie mi hai incuriosito molto 🙂 Buon viaggio!

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  4. Cle ha detto:

    Grazie mille per la vetrina e… la pazienza!
    Un abbraccio!

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  5. Valeria Gelsi ha detto:

    Grazie mille!!! Un saluto! x

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  6. Francesco Foresta ha detto:

    Grazie mille Katia per questa vetrina, anche per la tanta pazienza verso i tempi di organizzazione di circa 26 mani sparse per il mondo! 🙂 siamo contenti e felici, nonché orgogliosi di essere qui sul tuo blog!
    Stiamo creando, come avrebbe potuto dire Calvino “una rete di linee che si allacciano, una rete di linee che s’intersecano” tra noi blogger e tutto questo è stupendo!
    Grazie ancora, a nome di tutto lo staff, altri admin (anche se Cle ha già messo le sue parole) e bookwatchers!
    Buona lettura!

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  7. stefanowpgolding ha detto:

    grazie. nuovo in questo mondo di parole. pelle d’oca.

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  8. khalimera ha detto:

    Grazie Katia per l’intervista, per seguirci sempre e avere fiducia in LM. Un saluto!

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  9. Veronica Adriani ha detto:

    Grazie per l’intervista e la pazienza, mia cara. E’ sempre un piacere essere su questi schermi 🙂
    P.s. ma quando entri anche tu tra i bookwatcher?

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  10. mannaggia che tentazione. no, dai, sto scrivendo su troppi blog e poi vado più spesso in bici che in metro. però, ‘nzomma, se un giorno vuoi fare la stessa cosa ma “in treno” fammi sapere, che magari, un pensierino…

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  11. pendolo0 ha detto:

    La tentazione di sburciare le copertine dei libri dei compagni di viaggio è un simpatico diversivo che accomuna molti di noi pendolari, vedo, e porta anche a risultati belli come questo blog! Bravi i Book watcher e brava Pendolante a intervistarli!

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  12. thais.siciliano ha detto:

    Evviva i bookwatchers! 🙂 Grazie di aver contribuito a diffondere l’iniziativa!

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  13. chiarablogger ha detto:

    Cara Katia, mi unisco agli altri colleghi Bookwatchers nel ringraziarti di questa opportunità, per la disponibilità dimostrataci e …per averci aspettato! E’ un onore e un’emozione essere ospiti del tuo blog.Grazie ancora.

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