All’edicola della stazione da alcuni mesi manca lui, il giornalaio. L’omone corpulento e sardonico brilla per la sua assenza. Solo le due dipendenti s’intravedono dalla vetrina, tra riviste e monografie a tematica locale, prodotto di un’editoria minore che non si sa come sopravviva. Raramente ho il tempo di fermarmi all’arrivo e al ritorno le saracinesche sono ancora chiuse, ma al sabato posso entrare e scambiare due parole con la vivace signora che mi chiama per nome. Lo ricorda da anni dopo che le ho chiesto di rintracciarmi una pubblicazione. Piccole cose che ai clienti fanno piacere: uscire dall’anonimato del pendolare qualsiasi.
La donna, rubiconda, loquace emiliana, mi racconta – tra un cliente e l’altro – della salute del suo titolare: “Ora sta meglio, ma abbiamo avuto paura”
“Il Carlino per favore”
“È stato in coma farmacologico per molto”
“Un biglietto dell’autobus urbano”
“Ora ne è uscito, ma ce ne vorrà perchè si riprenda”
“Li ha i braccialetti di San Francesco?”
Parlando si sfila lo zoccolo di plastica fucsia, ci ficca una mano dentro e toglie il corpo estraneo che la infastidisce.
“Comunque non sembra nemmeno più lui e l’edicola l’ha messa in vendita”
“Vorrei solo un’informazione…”
Il ragazzino sui diciassette con la visiera sulle ventitré s’intromette. “Domani so che è sciopero, ma c’è un treno che va a Bologna?”
La donna allarga le braccia: “Bisogna aspettare. Non si sa che treni passano.”
La delusione sul viso del ragazzo necessita di spiegazioni supplementari: “…d’altronde, sai, gli scioperi son fatti per creare disagio.”
“Ah si?!” si stupisce lui.
Entrambe ammutolite lo guardiamo in silenzio. Lei scuote lenta il capo lanciandomi uno sguardo eloquente e io la saluto, che il treno non aspetta, mentre il ragazzo, smarrito in quel silenzio, si chiede evidentemente dove ha sbagliato.
—–
Dedicate all’edicolante:
Edicola di stazione
Questione di stile
Consigli di viaggio
Hai ragione! Fa sempre piacere uscire dall’anonimato. Soprattutto se a permetterlo è una loquace emiliana! Dispiace per l’edicolante, speriamo si riprenda presto. Confesso la mia ignoranza sull’esistenza dei braccialetti di San Francesco, ma del resto meglio ignorare i braccialetti che la funzione di uno sciopero! 😉
"Mi piace""Mi piace"
I braccialetti sono cosa che si può ignorare, eccome. Sugli scioperi, ecco, qualche informazione in più sarebbe richiesta
"Mi piace""Mi piace"
Nella nostra quotidianità a volte accade, si stabilisce una sorta di relazione vera e quello allora non è più solo il giornalaio e tu non sei solo la pendolare di passaggio.
Bello e velato di malinconia questo scatto dalla stazione, tra le voci di quelli che hanno fretta e poca voglia di ascoltare.
Brava sempre tu!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Miss
"Mi piace""Mi piace"
Mi dispiace che il povero giornalaio sia stato poco bene, leggendo le sue avventure nei tuoi post mi sembrava di conoscerlo un po’… Ma la signora con gli zoccoli fucsia mi pare che sia la degna sostituta!
"Mi piace""Mi piace"
Si, spiace anche a me. È un personaggio e si è scelto bene le sue dipendenti
"Mi piace""Mi piace"
Io il “tuo” giornalaio lo scopro solo adesso. Mi sa che vado a rimediare… 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Vale la pena conoscerlo.
"Mi piace""Mi piace"
ah! m’hai ricordato un mio caro vecchio post a cui son tanto affezionato… posso?http://ammennicolidipensiero.wordpress.com/2012/11/26/te-racumandi-2/
"Mi piace""Mi piace"
Vado, lo leggo e torno
"Mi piace""Mi piace"
Speriamo che l’edicolante si riprenda presto!
"Mi piace""Mi piace"
Lo spero, anche se non tornerà in stazione
"Mi piace""Mi piace"
È un miracolo che sopravvivano le edicole…forse quelle delle stazioni sono più tenaci e riusciranno a superare la crisi della carta stampata. Il tuo racconto è bello, come sempre, ed è un piacere leggerti.
"Mi piace""Mi piace"
Ormai le edicole vendono di tutto per tirare avanti. Grazie Viv
"Mi piace""Mi piace"