Il treno nei libri: Leggere romanzi polizieschi in treno

Una chicca regalatami da cari amici. Un piccolo libricino, ma solo di formato, pubblicato in edizione limitata di 357 copie. La mia è la numero 86. Rilegato coi fogli ripiegati, da aprire col tagliacarte, in quel gesto così usuale negli antichi lettori che anche nel testo si ritrova. Uno scritto di Walter Benjamin del 1930, che non solo consiglia cosa leggere in treno, ma dà uno spaccato della vita ferroviaria dell’epoca. Inutile dire quanto lo abbia gradito.

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Walter Benjamin. Leggere romanzi polizieschi in treno. Edizioni Henry Beyle, 2013. Collana Piccoli quaderni di prosa e di invenzione.

Ben pochi leggono, in treno, libri presi dagli scaffali di casa. I più preferiscono comprare quel che si offre loro all’ultimo momento. Dell’efficacia di volumi di cui possono disporre in ogni momento diffidano, e a ragione. E inoltre ci tengono forse a fare il loro acquisto proprio dal carrello pavesato di vessilli multicolori che passa e ripassa sull’asfalto della banchina. Ognuno conosce il rito cui esso invita. Almeno una volta ognuno ha allungato la mano verso quei volumi issati come bandiere al vento, non tanto per il piacere della lettura quanto nell’oscura sensazione di fare cosa gradita agli Dei della Ferrovia. Perché sa bene: l’obolo depositato in quella cassetta delle offerte lo raccomanda alla clamenza del Dio della Caldaia che fiammeggia nella notte, delle Naiadi del Fumo che scorrazzano sopra il treno, e del Demone dello Sballottamento, Signore di tutte le ninna nanne. Li conosce tutti, da sogni e incubi, e conosce anche la sequela di mitici cimenti e perigli che allo spirito si presenta sotto il nome di 《Viaggio in Ferrovia》, e la fuga senza fine di soglie spazio-temporali tra le quali essa si muove, a cominciare dal bel noto 《Troppo tardi》 di chi resta a terra, archetipo di tutte le occasioni perdute, fino alla solitudine dello scompartimento, all’angoscioso timore di perdere la coincidenza, al terrore della grande volta sconosiuta che lo inghiotte. Smarrito, si sente coinvolto in una gigantomachia e riconosce in sé il muto testimone della lotta fra gli Dei della Ferrovia e quelli della Stazione. […]
Tra le pagine appena tagliate dei romani polizieschi cerca le ambasce oziose – virginali, per così dire – che possono aiutarlo a vincere quelle ataviche del Viaggio.
[pp. 9-12]

Fin qui ciò che la lettura fa per il viaggiatore. Ma vogliamo parlare di ciò che il viaggio fa per il lettore? Quando mai egli è altrettanto assorbito dalla lettura e può sentire con altrettanta certezza la propria esistenza mescolarsi a quella del suo eroe? Il suo corpo non è forse la spoletta che, al ritmo delle ruote, passa e ripassa veloce e insatncabile attraverso il cartone perforato tessendo il destino del suo eroe? Non si leggeva nella carrozza do posta, né si legge in automobile. La lettura di viaggio è inscindibile dal viaggio in treno non meno della sosta nelle stazioni.
[pp. 16-17]

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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22 risposte a Il treno nei libri: Leggere romanzi polizieschi in treno

  1. vagoneidiota ha detto:

    Bellissimo.
    Bellissimo.
    Bellissimo.
    Cold – maxwell
    Da v a v

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  2. Miss Fletcher ha detto:

    Questa è davvero una chicca, libro godibilissimo che non può mancare nella tua libreria.
    E con le pagine da tagliare, meraviglia!
    E so per certo che il signor Benjamin apprezzerebbe molto il tuo blog 🙂

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  3. tiptoetoyourroom ha detto:

    Lo voglio!! Benjamin è stato uno dei miei primissimi amori universitari, mito insostituibile dei miei prof. di estetica…
    Molto belli i passi che hai scelto 🙂

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  4. tiZ ha detto:

    che bel regalo, chissà che odore ha..

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  5. stravagaria ha detto:

    Bello sapere che ci sono ancora editori che regalano ai propri lettori antichi piaceri tattili 🙂 ed amici pronti a scovarli!

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  6. Topper ha detto:

    Bellissimo. Per chi ama il libri, è tra le idee migliori che ci possano essere.

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  7. Topper ha detto:

    PS: Dimenticavo… buon anno!

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  8. Aldievel ha detto:

    Che bellezza il brano che hai postato e che meraviglia questo libretto! Con un regalo così l’anno deve iniziare bene per forza… Ciao! 🙂

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  9. Martina Ramsauer ha detto:

    Mille grazie per aver presentato questo libro che non conosco ancora. Devo comunque ammettere che viaggio per poter leggere e lo godo tantissimo.) Buona anno e buona continuazione.:)

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  10. Elena ha detto:

    Regalo bellissimo!

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