Interviste pendolanti: Diario di un lettore pendolare

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La rete dei blogger pendolari si allarga sempre più e c’è chi dedica ai libri il proprio tempo, non solo di lettura, ma anche di scrittura. Librinviaggio con il suo Diario di un lettore pendolare, racconta le sue disavventure di lettore pendolare e, ovviamente, ci parla dei suo libri.

Come nasce il tuo blog?

Librinviaggio è nato per gioco: da tempo desideravo intraprendere un progetto che mi permettesse di provare in prima persona a gestire un blog partendo da zero. I libri sono una parte fondamentale della mia vita così come l’essere pendolare. Da qui l’dea di condividere questa passione con chiunque avesse avuto voglia di leggere e anche l’idea del nome per il blog. Con il tempo sono nati anche i profili social, come Facebook, che mi permettono di avere un rapporto ancora più veloce e diretto con gli altri lettori e di scambiare consigli e opinioni. Devo dire che da quando ho cominciato ho avuto modo di scoprire molti autori e diversi libri proprio grazie a chi mi segue e condivide con me questa passione. Di recente ho anche deciso di dedicare uno spazio al mio essere Lettore Pendolare e così è nato Il Diario di un Lettore Pendolare, una serie di post che, di quando in quando, fa la sua apparizione nel blog, per ridere insieme delle mie disavventure da treno.

Perché e come prendi il treno?

Ho cominciato a prendere il treno nel 2003, quando ho iniziato l’università e da allora non c’è stato più modo di smettere: prima lo studio e ora il lavoro. Passo in treno più o meno un’ora al giorno, senza considerare i vari extra gentilmente offerti dal Signor Trenord. Devo ammettere che nonostante tutto il treno è un mezzo di trasporto che mi affascina, quello che mi entusiasma meno sono le condizioni in cui spesso ci troviamo a viaggiare.

Come passi il tempo sul treno?

Leggendo. A meno di situazioni davvero estreme che mi impediscono fisicamente di tenere il libro in mano (so che è difficile da credere, ma a volte capita sul serio) ho sempre con me il mio libro o il mio kindle con la lettura del momento. A volte invece mi capita di incontrare qualcuno che conosco e in questi casi scambio volentieri due chiacchiere. Quando proprio sono troppo stanco per concentrarmi, magari dopo una giornata particolarmente pesante in ufficio, mi guardo in giro, mi piace osservare gli altri pendolari.

Qual è Il miglior libro da treno?

Non penso che esista un libro migliore. Io in treno leggo di tutto: saggi scientifici, thriller, gialli, romanzi storici, narrativa e a volte anche qualcosa di divertente. Il miglior libro da treno è quello che ti cattura al punto da rischiare di farti perdere la tua fermata. Direi quindi che è una cosa molto personale.

Cosa attrae maggiormente la tua attenzione negli altri pendolari/viaggiatori?

Innanzitutto se leggono io devo sapere che cosa, è più forte di me: se il mio vicino di treno ha in mano un libro è inevitabile che mi caschi l’occhio in cerca del titolo e, magari, di qualche frase rubata. Sono anche molto attratto dalle stranezze: è difficile da spiegare, ma se un viaggiatore fa, dice o indossa qualcosa che, per un qualsiasi motivo, in quel momento giudico curioso, riesce a calamitare la mia attenzione. Alcune volte a distanza di settimane o di mesi, mi capita di rivedere delle persone e di ricordarmi di loro per via di quel particolare. Per esempio, una volta ho visto una ragazza che ha passato l’intero viaggio a ridere come una matta, da sola: la riconoscerei ancora. Un’altra volta mi sono imbattuto in un gruppo di colleghe particolarmente estroverse (per usare un eufemismo): hanno vinto un post sul blog e le loro foto marchiate a fuoco nella mia testa. Insomma, dettagli che in altri contesti probabilmente passerebbero inosservati.

Come influisce il pendolarismo/viaggio in treno sulla tua vita?

Ormai il treno è il mio momento di lettura. Quando sono a casa tra le varie cose da fare faccio un po’ fatica a ritagliarmi un appuntamento fisso da dedicare alla lettura. Fortunatamente sono pendolare e quell’ora al giorno è sacra. Il vociare continuo, l’essere spesso in piedi, molte volte in equilibrio sui gradini, le continue interruzioni di chi giustamente deve passare per scendere, sono diventati il mio angolo di lettura; se un giorno dovessi trovare un nuovo lavoro raggiungibile in auto, sarei costretto a rivoluzionare il mio stile di vita per trovare un nuovo spazio fisso da dedicare ai libri perché non potrei farne a meno.

Se non scrivessi di libri, scriveresti ugualmente?

Non saprei dirti. Oltre a leggere amo molto cucinare, ma non so se avrei mai iniziato a scrivere di questo: purtroppo non riesco a dedicare a questa passione il tempo che vorrei e aprire un blog per riproporre ricette prese qui e là da altri siti la trovo una cosa poco significativa. Chissà, magari avrei comunque parlato della mia vita da pendolare… Ma in fondo chi può dirlo? La vita è lunga e io sono una persona molto curiosa: forse un giorno avrei trovato un altro argomento o un’altra passione da condividere. Forse capiterà lo stesso. Staremo a vedere.

Potete trovare Librinviaggio:

Sito web: librinviaggio.com
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Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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22 risposte a Interviste pendolanti: Diario di un lettore pendolare

  1. stravagaria ha detto:

    La rete si allarga sì! Se mai pensaste a una riunione plenaria valutate il convoglio conviviale…da nord a sud ognuno sale alla sua fermata e ritorno 🙂

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  2. Ciao! Ti ringrazio ancora per aver dedicato a me e al mio blog una delle tue Interviste Pendolanti. Sapere che molti altri pendolari condividono avventure e disavventure e che ognuno le racconta a modo suo è davvero molto bello. Ho già cominciato la condivisione a tappeto sui social e appena riesco ne parlo ovviamente anche sul blog. Grazie ancora per avermi ospitato! A presto!

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  3. tiZ ha detto:

    che bello , che bello !!

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  4. enry ha detto:

    …ma quanto mi manca il treno…!!! 😦

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  5. Miss Fletcher ha detto:

    Ma che bella questa intervista, viaggi e libri sono un binomio imprescindibile, la cosa splendidda è che questa vostra comunità di viaggiatori si scambia pensieri, esperienze, sensazioni. Fantastico!
    Bacioni a te cara!

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  7. 'povna ha detto:

    Anche per me il tempo di lettura standard è il treno, quell’ora al giorno che mi consente di mantenere accettabile (poco più di una cinquantina all’anno, purtroppo) la media dei libri di diletto letta annuale. Vorrei anche mettermi anche io a fotografare le copertine di chi legge (la settimana passata: Internazionale anche io, che mi pare spesso una moda, a giudicare dal modo in cui viene svogliato, e un Cardellino), ma il telefono Chicco non me lo consente, ahimé).

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