Il racconto di un raduno: Parte terza

imageSiamo in sette pendolari e non da sole. In tutto 15 persone, a Napoli per un Raduno che è già gita. Il nostro viaggio sarà a piedi, ma inizia in metropolitana, che i mezzi sui binari sono cosa nostra, ci siamo affezionate. Ora dovrei raccontare tutto: la sequenza temporale, l’itinerario, le soste programmate, i monumenti, le opere d’arte… Ma in fondo a chi interessa? Che Tiz ci abbia accolte con un omaggio floreale, di carta ripiegata da lei stessa o che Pendolo0 abbia portato a tutte un quaderno per gli appunti e un mini Lego di quelli suoi, che infila in molti post da pendolare, è rilevante?
A chi importa che si sia vista prima la chiesa del Gesù o Santa Chiara, col chiostro eccezionale di maioliche e in preda a intontimento da bellezza, stupidamente, ci son salita in piedi, ripresa dal guardiano ad alta voce. Vergogna ricordata dal Michele che, goliarda, m’invita ad altre maleducazioni. A chi interessa di San Gregorio Armeno, del venditore di lauree per la strada, di San Domenico o di Castel dell’Ovo? Degli schizzi d’acqua alle fontanelle, dei mille scatti di fotografie, delle parole dette camminando, sulle panchine, a tavole del pranzo o della cena? Dei progetti di scrittura collettiva, del raccontarsi vite pendolari, del ridere, scherzare e schiamazzare… A chi interessa sapere di quel girovagare, cercandoci nel gruppo per parlare, turnandoci in coppie o in molto, scambiandoci battute e meraviglie per cose dette o viste per la strada?
E chi è restato anche il giorno dopo e chi è partito prima, lasciando un vuoto nella Compagnia. E pensare a loro con un po’ di nostalgia, girando al Vomero domenica mattina, godendo il paesaggio di castel Sant’Elmo, e quella pace d’aria e mare, e le lancette dell’orologio della torre che girano impazzite, e il tempo sospeso nel guardare la città dall’alto… a chi interessa? E la Padementina, la foto con la funicolare, il babbà spettacolare, il Cuoppo di pesce o carne nel locale, il “penetrare il tessuto sociale”, i quartieri popolari, i mercati, le urla, i gruppi famigliari sugli scooter… a chi importa chi di noi ha coniato una nuova religione, o meglio và, filosofia: il Pendolaresimo? E quel piccolo incidente sul finale, che però poteva proprio finir male, e i saluti, gli abbracci, il “già mi manchi!”.
E il treno del ritorno a riguardare le foto, a scrivere, postare e ripensare…
A chi importa?
A noi che ci siamo stati e per cui Napoli, ora, è cosa viscerale e abbiamo progetti nuovi a cui pensare… e al prossimo Raduno pendolare.
Scusate… son stata un po’ sentimentale.

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Gli altri racconti della Giornata:
Esperienze da autobus
Passaintreno
Call me Leuconoe
E ne mancano ancora. A breve il link alle foto di Marino del Photoclub Partenope, che ringrazio di cuore per tutto.
Vitadapendolare di Pendolo0

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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20 risposte a Il racconto di un raduno: Parte terza

  1. stravagaria ha detto:

    Che bello! Traspare tutto l’entusiasmo di due giornate piene 🙂 ma…la macchina? Al ritorno l’avete ritrovata sana e salva?

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  2. tiZ ha detto:

    È stato bellissimo. Già mi mancate 🙂

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  3. Miss Fletcher ha detto:

    Sentimentale ci piaci un sacco, cara Katia.
    Il racconto di queste giornate è splendido, compreso l’inizio avventuroso, certo che un treno cancellato per un raduno pendolare eh 🙂
    Sai che non avrei mai detto che Pendolo si sarebbe seduta in un posto non suo ;-)? Ma guarda un po’!
    E quel monastero l’ho visto da bambina…è un posto incantevole che resta nel cuore.
    Bacioni cara, buona serata!

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    • Pendolante ha detto:

      Grazie Miss. Credo che Pendolo0 non si sarebbe seduta se non invitata da noi 😉

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      • pendolo0 ha detto:

        Eh… a volte sono trasgressiva 😀 ma in questo caso ne valeva la pena! Poi nella carrozza 6 dove ci hanno ricacciato, i nostri posti erano stati a loro volta abusivamente occupati da altri, per non farli spostare abbiamo dovuto trovare una soluzione “domino” per sistemarci tutti e… complicare un po’ la vita al controllore 😉

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  4. sentimentale volevi usare un eufemismo? 😛 (bellissimo week end avete passato, altro che!)
    p.s. ma la macchina in stazione?

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  5. Veronica Adriani ha detto:

    La Pendolante in versione sentimentale ci piace. Uh, se ci piace. 🙂

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  6. Personaggio in cerca d'Autore ha detto:

    Che bel racconto!!! Uffa, da grande voglio fare anch’io il pendolare!
    (per adesso lavoro a 10 minuti di macchina e ringrazio il Cielo per questo)

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  7. Affy ha detto:

    Hai trasmesso tutta l’emozione del raduno, si è percepita in pieno.
    Indubbiamente un bel risultato. 😉
    … e sono contenta anche per la macchina, pfuiii … meno male! 😉
    un abbraccio
    Affy

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  8. Vitadapendolare ha detto:

    Che peccato aver potuto partecipare per una giornata soltanto. Breve, ma intenso. Mi rifarò al prossimo raduno!
    PS: la Pendolante sentimentale ci piace assai! :*

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