Interviste pendolanti: Pendolare marittima

2015-06-04_16.47.47Lei passeggia con il suo cane, ma lo fa sui traghetti che da Ischia portano a Napoli e viceversa. La prima pendolare marittima che naviga anche in rete.  Curiosa di un mondo che viaggia sulle onde invece che su rotaie, mi ha attratto subito il suo blog e i suoi post di “andata e ritorno”

Come nasce il tuo blog e perché “passeggiando col mio cane”?

Passeggiando col mio cane è un blog che nasce tantissimi anni fa, nel 2008. Amo molto gli animali e ho sempre avuto un cane in casa. Vi fu poi una canzone con lo stesso titolo e ho pensato “perché no”, ma è il concetto stesso che mi piace: raccontare ciò che vedo nel mondo intorno a me come se stessi idealmente passeggiando per strada con il mio amico a quattro zampe.

Sei la prima pendolare marittima che incontro. Ci racconti che mezzi prendi e perché?

Vivo sull’isola d’Ischia e prima per studio e ora anche per lavoro devo recarmi a Napoli. L’unico modo per raggiungere la città è via mare. Viaggio principalmente con aliscafi ed impiego tra i 45 e i 60 minuti per raggiungere il porto di Napoli. Se il mare è troppo agitato e gli aliscafo non posso navigare, prendo il traghetto, che impiega tra i 90 e i 120 minuti per la traversata. Capita anche, se il meteo è davvero brutto, che non partano nemmeno i traghetti e sono costretta a restare ad Ischia o pernottare a Napoli se il meteo peggiora mentre sono in città.

Le tratte marittime hanno gli stessi problemi di quelle ferroviarie (ritardi, cancellazioni, limiti di abbonamento)?

Beh, i problemi dei mezzi di trasporto credo siano condivisi un po’ da tutti i pendolari di qualsiasi forma. Come dicevo le tratte sono legate molto alle condizioni meteomarine: se è maltempo le corse saltano. Nel golfo di Napoli esistono varie compagnie: la Caremar che ha traghetti ed aliscafi, compagnia regionale in via di privatizzazione (qui i problemi sono legati alla gestione, ai fondi limitati, alle avarie che comportano la cancellazione di corse veloci e traghetto), la Snav che effettua alcune corse aliscafo, la Medmar con alcuni traghetti e la Alilauro che effettua molte corse con l’aliscafo.

Come passi il tempo sul traghetto?

In genere leggo molto o studio. Sono un dottore di ricerca in educazione ambientale e sviluppo sostenibile (ambito pedagogico) e quindi approfitto del tempo del viaggio per studiare. Una cosa che ho sempre fatto anche quando ero una studentessa (ad Ischia non esistono le università, chi vuole farla deve recarsi a Napoli, io ho scelto di essere pendolare sin dagli studi). Oppure scrivo col BlackBerry o pc.

Se leggi, qual è Il miglior libro da pendolare?

Non esiste un miglior libro da pendolare. Però la lunga saga di Douglas Adams “Guida galattica per autostoppisti ciclo completo” è secondo me un bel passatempo, legata alla dimensione surreale dei viaggi e alla ironica categorizzazione della società globale.

Cosa attrae maggiormente la tua attenzione negli altri viaggiatori?

Non ci si stanca mai di osservare i viaggiatori. Sono fortunata ad essere isolana, ischitana. A seconda del periodo dell’anno vedo persone diverse viaggiare con me: dai pendolari soliti (tra cui ci si saluta con un gesto del capo) a gruppi di amici che si recano in gita a Napoli ai tantissimi turisti che popolano la mia isola, turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ne osservo i tratti particolari dell’abbigliamento, o ciò che leggono.

Come influisce il pendolarismo sulla tua vita?

Direi che scandisce il ritmo della mia giornata, il viaggio separa le mie tante attività. Di ritorno da Napoli inizia un’altra sezione della lunga giornata che vivo e il viaggio mi aiuta a preparare il seguito.

Se non scrivessi di pendolarismo, scriveresti ugualmente?

La mia vita è scrivere. Sono una giornalista pubblicista da più di 10 anni e scrivo da molto di più, direi da sempre. Ho il mio blog personale, quello che conosci, ma scrivo anche altrove. Collaboro con il giornale locale “Il Dispari”, il quotidiano delle isola di Ischia e Procida, ne curo maggiormente la versione online e social, senza però trascurare la versione cartacea. E’ un progetto molto bello e costituito da amici, tra cui il mio migliore amico. E’ la mia casa, lo è sempre stata. Quindi, sì, scriverei ugualmente, anzi scrivo ugualmente, scrivo raccontando il territorio a tutti gli isolani che come me affrontano varie problematiche. Con i miei post sul pendolarismo offro una finestra sullo stile di vita che molti isolani hanno ma che forse spesso viene dimenticato, fatto di sacrifici, lunghe attese e tanto altro ancora. Certo, il panorama che si vede viaggiando nella baia di Napoli è di una bellezze folgorante…


Sulla foto che accompagna questa intervista, Maria scrive: Quello è il mezzo speciale della capitaneria di porto, il SAR ed erano in corso le operazioni di recupero di un pulmino e di un furgone che erano stati gettati in mare da un vandalo durante la notte. io ero lì per raccogliere notizie e scattare foto.
Qui maggiori informazioni

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Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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26 risposte a Interviste pendolanti: Pendolare marittima

  1. stravagaria ha detto:

    Sono andata a vedere il blog: molto interessante. In effetti del pendolarismo via mare ancora non si era parlato. Nell’ultimo raduno pendolare eravate giusto a un passo dall’incontrarvi, più che un passo un traghetto, direi. 😉

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  2. Affy ha detto:

    Bella intervista, vado a curiosare nel suo blog 🙂
    Buona giornata da Affy

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  3. ma che meraviglia! appena riesco vado a curiosare il blog. a caldo: un ritardo a causa di mare mosso mi si giustifica di più di un “il treno è stato soppresso” non si sa perchè non si sa per come. ma forse alla base ci sono semplicemente ritmi (e paesaggi) diversi.
    in compenso… come fa un pendolare marittimo senza l’annuncio “vietato oltrepassare i binari”?!? usare il sottopass… blub, blub, blub 😀 😀 😀

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  4. rodixidor ha detto:

    Un isolano è sempre una persona “dispari”. Bella intervista.

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  5. Guido Sperandio ha detto:

    Post sempre interessanti, punti di vista e vite inedite…

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  6. tiZ ha detto:

    ma wOoow e chi l’avrebbe detto. benvenuta Maria 🙂

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  7. Miss Fletcher ha detto:

    Che bello, una pendolare marittima! E poi Napoli mi ricorda tanto Genova, mare, caruggi e panni stesi ❤ !Vado subito a scoprire il suo blog, grazie Katia!

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  8. Lisa Agosti ha detto:

    Bellissima intervista, offre un punto di vista davvero nuovo e affascinante, mi attira l’idea di avere le mie giornate scandite dal pendolo.

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  9. Elena ha detto:

    Che bello! Vado a leggere il blog! Buon we!

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