Lei passeggia con il suo cane, ma lo fa sui traghetti che da Ischia portano a Napoli e viceversa. La prima pendolare marittima che naviga anche in rete. Curiosa di un mondo che viaggia sulle onde invece che su rotaie, mi ha attratto subito il suo blog e i suoi post di “andata e ritorno”
Come nasce il tuo blog e perché “passeggiando col mio cane”?
Passeggiando col mio cane è un blog che nasce tantissimi anni fa, nel 2008. Amo molto gli animali e ho sempre avuto un cane in casa. Vi fu poi una canzone con lo stesso titolo e ho pensato “perché no”, ma è il concetto stesso che mi piace: raccontare ciò che vedo nel mondo intorno a me come se stessi idealmente passeggiando per strada con il mio amico a quattro zampe.
Sei la prima pendolare marittima che incontro. Ci racconti che mezzi prendi e perché?
Vivo sull’isola d’Ischia e prima per studio e ora anche per lavoro devo recarmi a Napoli. L’unico modo per raggiungere la città è via mare. Viaggio principalmente con aliscafi ed impiego tra i 45 e i 60 minuti per raggiungere il porto di Napoli. Se il mare è troppo agitato e gli aliscafo non posso navigare, prendo il traghetto, che impiega tra i 90 e i 120 minuti per la traversata. Capita anche, se il meteo è davvero brutto, che non partano nemmeno i traghetti e sono costretta a restare ad Ischia o pernottare a Napoli se il meteo peggiora mentre sono in città.
Le tratte marittime hanno gli stessi problemi di quelle ferroviarie (ritardi, cancellazioni, limiti di abbonamento)?
Beh, i problemi dei mezzi di trasporto credo siano condivisi un po’ da tutti i pendolari di qualsiasi forma. Come dicevo le tratte sono legate molto alle condizioni meteomarine: se è maltempo le corse saltano. Nel golfo di Napoli esistono varie compagnie: la Caremar che ha traghetti ed aliscafi, compagnia regionale in via di privatizzazione (qui i problemi sono legati alla gestione, ai fondi limitati, alle avarie che comportano la cancellazione di corse veloci e traghetto), la Snav che effettua alcune corse aliscafo, la Medmar con alcuni traghetti e la Alilauro che effettua molte corse con l’aliscafo.
Come passi il tempo sul traghetto?
In genere leggo molto o studio. Sono un dottore di ricerca in educazione ambientale e sviluppo sostenibile (ambito pedagogico) e quindi approfitto del tempo del viaggio per studiare. Una cosa che ho sempre fatto anche quando ero una studentessa (ad Ischia non esistono le università, chi vuole farla deve recarsi a Napoli, io ho scelto di essere pendolare sin dagli studi). Oppure scrivo col BlackBerry o pc.
Se leggi, qual è Il miglior libro da pendolare?
Non esiste un miglior libro da pendolare. Però la lunga saga di Douglas Adams “Guida galattica per autostoppisti ciclo completo” è secondo me un bel passatempo, legata alla dimensione surreale dei viaggi e alla ironica categorizzazione della società globale.
Cosa attrae maggiormente la tua attenzione negli altri viaggiatori?
Non ci si stanca mai di osservare i viaggiatori. Sono fortunata ad essere isolana, ischitana. A seconda del periodo dell’anno vedo persone diverse viaggiare con me: dai pendolari soliti (tra cui ci si saluta con un gesto del capo) a gruppi di amici che si recano in gita a Napoli ai tantissimi turisti che popolano la mia isola, turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ne osservo i tratti particolari dell’abbigliamento, o ciò che leggono.
Come influisce il pendolarismo sulla tua vita?
Direi che scandisce il ritmo della mia giornata, il viaggio separa le mie tante attività. Di ritorno da Napoli inizia un’altra sezione della lunga giornata che vivo e il viaggio mi aiuta a preparare il seguito.
Se non scrivessi di pendolarismo, scriveresti ugualmente?
La mia vita è scrivere. Sono una giornalista pubblicista da più di 10 anni e scrivo da molto di più, direi da sempre. Ho il mio blog personale, quello che conosci, ma scrivo anche altrove. Collaboro con il giornale locale “Il Dispari”, il quotidiano delle isola di Ischia e Procida, ne curo maggiormente la versione online e social, senza però trascurare la versione cartacea. E’ un progetto molto bello e costituito da amici, tra cui il mio migliore amico. E’ la mia casa, lo è sempre stata. Quindi, sì, scriverei ugualmente, anzi scrivo ugualmente, scrivo raccontando il territorio a tutti gli isolani che come me affrontano varie problematiche. Con i miei post sul pendolarismo offro una finestra sullo stile di vita che molti isolani hanno ma che forse spesso viene dimenticato, fatto di sacrifici, lunghe attese e tanto altro ancora. Certo, il panorama che si vede viaggiando nella baia di Napoli è di una bellezze folgorante…
Sulla foto che accompagna questa intervista, Maria scrive: Quello è il mezzo speciale della capitaneria di porto, il SAR ed erano in corso le operazioni di recupero di un pulmino e di un furgone che erano stati gettati in mare da un vandalo durante la notte. io ero lì per raccogliere notizie e scattare foto.
Qui maggiori informazioni
——————————————–
Le altre Interviste Pendolanti:
- LaPendolare
- Diario di un lettore pendolare
- Passaintreno
- Esperienze da autobus
- I bookwatcher di Libri in metro
- Diario di una pendolare partenopea
- Viaggiatore statico
- Distributore di Sclero
- A Bassa Velocità
- L’AzzeccaGarbugli
- Osservando i Mezzinudi
- Pendolo fiorentino
- Diario di un Pendolo agreste
- Vita da pendolare
- Pendolare dal finestrino
- Apierri trenodopotreno
- Ipertesti viaggianti
- Carta che resiste
- Conteggiatrice di pendolari sui treni
- Leuconoe coglie il treno
- Villaggiolocale
- Dai tetti di Parigi
- Pendolare newyorchese
- Pendolante intervistata da Measachair
- Pendolante intervistata da Le cronache del topo
Sono andata a vedere il blog: molto interessante. In effetti del pendolarismo via mare ancora non si era parlato. Nell’ultimo raduno pendolare eravate giusto a un passo dall’incontrarvi, più che un passo un traghetto, direi. 😉
"Mi piace""Mi piace"
Infatti! Un giro in traghetto ci è mancato 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Bella intervista, vado a curiosare nel suo blog 🙂
Buona giornata da Affy
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Affy. Curiosa che la rete si allarga 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
ma che meraviglia! appena riesco vado a curiosare il blog. a caldo: un ritardo a causa di mare mosso mi si giustifica di più di un “il treno è stato soppresso” non si sa perchè non si sa per come. ma forse alla base ci sono semplicemente ritmi (e paesaggi) diversi.
in compenso… come fa un pendolare marittimo senza l’annuncio “vietato oltrepassare i binari”?!? usare il sottopass… blub, blub, blub 😀 😀 😀
"Mi piace""Mi piace"
Sai che bello un sottopassaggio marino?! Vetrate, pesci, bottiglie, sporte di plastica…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Abbiamo il “non oltrepassate la linea gialla” in stile metropolitana 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un isolano è sempre una persona “dispari”. Bella intervista.
"Mi piace""Mi piace"
“dispari”?
"Mi piace""Mi piace"
Post sempre interessanti, punti di vista e vite inedite…
"Mi piace""Mi piace"
L’interessante di questa pendolare marittima è proprio la diversità. Grazie Guido
"Mi piace"Piace a 1 persona
ma wOoow e chi l’avrebbe detto. benvenuta Maria 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Potreste trovarvi al porto 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
ahhaha ma magari 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Che bello, una pendolare marittima! E poi Napoli mi ricorda tanto Genova, mare, caruggi e panni stesi ❤ !Vado subito a scoprire il suo blog, grazie Katia!
"Mi piace""Mi piace"
Nessun pendolare marittimo genovese? 😉
"Mi piace""Mi piace"
Bellissima intervista, offre un punto di vista davvero nuovo e affascinante, mi attira l’idea di avere le mie giornate scandite dal pendolo.
"Mi piace""Mi piace"
Anche tu, se non sbaglio, di traghetti te ne intendi
"Mi piace""Mi piace"
Che bello! Vado a leggere il blog! Buon we!
"Mi piace""Mi piace"
Buon we a te
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Interviste pendolanti – It’s me! | Passeggiando col mio cane
Pingback: Interviste pendolanti: FIFM – Fatevi I Fatti Miei | Pendolante
Pingback: Interviste pendolanti: I pensieri di una pendolare | Pendolante
Pingback: Interviste Pendolanti: la filosofa del Pendolaresimo | Pendolante
Pingback: Interviste Pendolanti: IlPasseggero 8B | Pendolante
Pingback: Interviste pendolanti: Storie di andata e ritorno | Pendolante