Logistica di partenza

Valigia dei lunghi viaggi, rigida, da aeroporto. Abbigliamento da vacanzieri. Lei spinge un passeggino con un minuto pargolo di un paio d’anni. A turno la coppia si piega sul serafico figlio per suscitargli lo stupore dei treni. Col tono di voce da “Senti chi parla” il padre preannuncia l’arrivo della locomotiva che fa “ciuf ciuf” poi, in preda all’ansia, manifesta alla compagna la preoccupazione che il bimbo si possa spaventare. E sembra convinto che il diverso registro verbale sia sufficiente a non farsi capire dal figlio che, inspiegabilmente, si agita.
A rotaie ancora deserte la coppia pianifica la logistica della salita: lui ipotizza sia meglio caricare la valigia poi sollevare in due il passeggino col pargolo sopra. Fondamentale pare essere la salda presa paterna della parte anteriore del trasportino.
Lei obietta che la valigia sarà d’intralcio e il peso del bimbo, (sempre quello di due anni che nel frattempo non ha subito variazioni di stazza) sarebbe tutta a carico suo. Propone quindi di issare prima il passeggino salendo lei i gradini e tirandolo dall’alto per i manici mentre il compagno lo solleva. La valigia dopo. “Eh, sì, la lasciamo sul binario così poi ne troviamo due…” protesta lui. “Poi se sali all’indietro devi girare il passeggino e non hai mica spazio di manovra…”
Con pop corn e seggiole pieghevoli, i pendolari si godono la scena mentre bookmaker accettano scommesse e gli scippatori delle sette e un quarto si giocano il bagaglio a la morra.
La coppia ancora discute mentre il treno ferma in stazione, si aprono le porte, i passeggeri si riversano a cascata sul binario, inciampano sul passeggino driblando la valigia e il capo treno, serafico, risolve: “Signora, passeggino chiuso e bimbo in braccio!”

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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31 risposte a Logistica di partenza

  1. stravagaria ha detto:

    Non che ci volesse un’arguzia speciale 😉 visto che il bambino ha già un paio di anni chissà quanti di questi siparietti hanno già disseminato sul loro cammino 😀

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  2. rodixidor ha detto:

    I treni non fanno più “Ciuf Ciuf” dai tempi di Anna Kerenina … 🙂

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  3. quarchedundepegi ha detto:

    Che bravo il capotreno.
    Mi hai fatto ricordare un film di Verdone.
    Buona giornata.
    Quarc

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  4. Spersa ha detto:

    Cazzo che coppia frizzante. Chissà come scopano.

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  5. Guido Sperandio ha detto:

    Confesso, sebbene non protetto da anonimato: quei padre e madre (sì, anche la madre!) potrei essere io. Stessa contorta praticità. Grazie al cielo, c’è sempre un capotreno…
    (Dubbio-vendetta-perfidia dell’imbranato: è il capotreno intelligente o a renderlo tale è il regolamento della Ferrovia che lui non fa che applicare? YUGH!)

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  6. Elena ha detto:

    Sono sempre piacevolmente colpita dal tuo fluidissimo modo di scrivere, di descrivere…mi sembra sempre una fotografia! Una abbraccio e complimenti

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  7. tiptoetoyourroom ha detto:

    In effetti non mi sembrava difficile… Però gli scippatori delle sette e un quarto sono sempre in agguato: occhio 😉

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  8. Miss Fletcher ha detto:

    Che scenetta!
    Comunque per chi ha bimbi, passeggino e pure tutto il resto è molto faticoso muoversi su treni e persino autobus, non ne ho esperienza diretta ma l’ho sempre pensato!
    Brava tu a cogliere l’attimo, come sempre!

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  9. pendolo0 ha detto:

    Ah che spasso! soprattutto d’estate i viaggiatori occasionali regalano spesso dei simpatici siparietti a noi esperti pendolari! 🙂

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  10. Wish aka Max ha detto:

    Un certo William direbbe “much ado about nothing”… Mi sembra uno specchio fedele delle coppie genitoriali di oggi, tutti presi nelle cazzate e che trascurano quel che davvero conta!

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  11. tiZ ha detto:

    Elasticità zerO… povera creatura 🙂

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