Locali puliti

Col suo rosso berretto di divisa il ragazzotto se ne sta seduto in attesa di clienti. Panini imbottiti allineati, tranci di gnocco strabordanti d’ingredienti, paste scongelate per nulla artigianali. L’ultimo locale aperto in stazione. La modernità impone musica assordante che deborda dallo spazio ristretto  attraverso le porte spalancate, invadendo l’atrio della stazione da un lato e il piazzale dall’altro. Annoiato, il ragazzotto è intento alla “pulizia dei locali”. L’indice impudentemente infilato in narice, razzola meticolosamente. Alza gli occhi, il ragazzotto, sbircia fuori per assicurarsi che nessuno lo veda. Non c’è pericolo: c’è la trasparenza della grande vetrata a proteggerlo.