la Bella addormentata nel treno

  Dorme il vagone, ma solo a metà. Parla il vagone, ma è quello che non dorme. Un’invisibile linea di confine taglia la carrozza in due parti. In perfetto accordo i pendolari seduti verso la testa del treno quietamente viaggiano, quelli verso la coda conversano. Felicemente collocata tra i dormienti, il brusio di coda, sommesso ed educato, perfetto per l’orario, è piacevole nenia che asseconda il pisolino. Insolito per il mio treno quest’assopirsi generale, ma nella fiaba del pendolare le recenti piogge – “era una mattina buia e tempestosa” -pare abbiano effetto d’incantesimo: “e con lei si addormentò tutto il regno…” Non resta che trovare (l’)Aurora.