Sottopasso fotografico

 Poi c’è chi ha tutto il tempo, chi non deve prendere treni, rispettare orari, aspettare coincidenze. C’è chi scende nel sottopassaggio , apre il suo cavalletto e con paziente perizia, incurante dei passanti, dei viaggiatori e pendolari frettolosi, mette a fuoco e guarda quel che vuole vedere attraverso il suo obiettivo. Verifica traiettorie di linee, sposta il cavalletto un passo a destra, controlla l’inquadratura, imposta la macchina, di nuovo scarta un poco a sinistra e mentre trasforma il sottopasso in sala posa, scomodamente chinata sulla bassezza del suo cavalletto, la fotografa viene rifotografata dalla blogger che magari qualcuno osserva scattare e sarà a sua volta ribloggata in una catena continua che finirà solo quando morirà la curiosità della persone. 

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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22 risposte a Sottopasso fotografico

  1. Bill Lee ha detto:

    ah beh allora non manca molto, la curiosità si sta estinguendo.
    Yeah, pessimismo di prima mattina, buona giornata !!

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  2. bellissimo cortocircuito fotografico!
    p.s. ma cosa avete appeso alle pareti? dei quadri storti?
    (OT: in ritardo: spero tu abbia passato un buon 25 aprile)

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  3. Miss Fletcher ha detto:

    Un loop fotografico! La curiosità non finirà mai 😉

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  4. stravagaria ha detto:

    Lo specchio nello specchio… Ci piace!

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  5. Guido Sperandio ha detto:

    E fu così che nacque Il Fotoclub del Sottopasso, circolo esclusivo con festa danzante alla domenica, rinfresco e cotillon

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  6. Elena ha detto:

    La catena fotografica! Buona settimana corta!

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  7. lifeofjohn7 ha detto:

    Un misto tra un reflex di specchi e l’album dei Pink Floyd Ummagumma.
    La curiosità non finirà mai. Di ciò sono sicuro.

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