Etichetta pendolare

  
Dei quindici minuti del mio viaggio in treno la metà se n’è andata vagando alla ricerca di una carrozza con aria condizionata funzionante, sfortunatamente in scia a un viaggiatore che già alle 7.30 del mattino si presenta al mondo con fragranza cipollina. Alla stazione d’arrivo la giornata sembra iniziata da ore e scendo dal treno già provata da afrori e calore.Il viale con la ciclabile è alberato e la temperatura delle quasi 8 è accettabile. Cammino spingendo la bici che mi servirà per il ritorno, quando dalla mia ombra sull’asfalto sventolo di lato qualcosa d’insolito. Una piccola bandiera mi spunta dal fianco destro. Incuriosita allungo la mano a scoprire l’etichetta della maglia che indosso, evidentemente al contrario. Un improvviso senso di vergogna. Da un’ora me ne vado in giro con cuciture ed etichette in bella vista. La levataccia pendolare dopo le vacanze è ancora dura… Rimediare in mezzo alla strada è impossibile se non dando spettacolo. Valuto il da farsi in camminata. Infilarmi nella cabina telefonica, novella Clark Kent, è fuori discussione: manca lo sportello e comunque è a vetri. Dietro la centralina della luce abbondano rovi e sterpi e le macchine parcheggiate non fanno al caso mio. Così decido di ignorare completamente la cosa fino al lavoro. In fondo è peggio girare con la carta igienica attaccata alle scarpe o puzzare di cipolla alle 7 del mattino.

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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32 risposte a Etichetta pendolare

  1. rodixidor ha detto:

    maglietta a pois ?

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  2. Tratto d'unione ha detto:

    Potresti aver lanciato una nuova moda

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  3. stravagaria ha detto:

    Peggio uscire dalla toilette pubblica con un lembo della gonna impigliato nello slip… E comunque quel tocco di giallo a pois mi è familiare 😊

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  4. Gisella ha detto:

    Tranquilla, nessuno avrà notato l’anomalia…. Che ridere, mi hai fatto venire in mente una collega che girava per i cortidoi con un metro di carta igienica impigliata all’elastico dei pantaloni….. ☺

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  5. ela ha detto:

    Zaha Hadid amava indossare le maglie al contrario. Indovina perché

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  6. elithewalrus ha detto:

    In non mi ricordo quale cultura (giapponese?) pare che porti fortuna stare un giorno intero coi vestiti al contrario….!

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  7. In un determinato periodo giovanile portavo deliberatamente le magliette al contrario

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  8. mia suocera, che per alcune (poche) cose è “scaramanticissima”, avrebbe tenuto la maglietta al contrario per tutto il giorno (“porta maaaaaale girarsela, scherzi?!?!” mi disse un giorno). stesso discorso per qualunque altro capo d’abbigliamento.

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  9. Guido Sperandio ha detto:

    Se è per quello esiste sempre un peggio, in ogni caso consolati a pensare che t’eri almeno ricordata di indossare una maglietta… dopo giorni in bikini o similia…

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  10. Miss Fletcher ha detto:

    Ah, mi hai fatto venire in mente una mia amica, un giorno siamo uscite insieme e lei aveva una maglia nuova con il cartellino del negozio che le ciondolava sulla schiena, secondo te io me ne sono accorta? No, no!
    Bacioni cara, la maglia a rovescio non è grave, dai!

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  11. Lisa Agosti ha detto:

    Sei ribelle nell’anima! 😀

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