Antiche locuzioni da stazione

  “Io devo assolutamente trovare un po’ di pila* per andare al mare con la mia amica. … Mi ci vedi due settimane con mia madre? C’è da andare fuori di testa!”

*pila = soldi. Locuzione arcaica usata dai vent’enni della mia generazione. Alcuni ti si avvicinavano e masticando le parole, con gli occhi a mezz’asta: “Oh, c’hai della pila?!” (l’Oh era fondamentale). Pare servisse loro per comprare cibo/il biglietto dell’autobus e-o treno/telefonare a casa (vedi alla voce Telefoni pubblici ndr.)…

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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56 risposte a Antiche locuzioni da stazione

  1. romolo giacani ha detto:

    Quesra non l’avevo mai sentita. Un altro classico era “che c’hai ‘na piotta? (le vecchie cento lire), quando ancora con 100 lire ci facevi qualcosa!

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  2. dal titolo avevo pensato a: “#@@$&&* (sostituire a piacere non meno di una bestemmia) è in ritardo anche oggi di venti minuti” :- P

    bellissima la pila. non la ricordo tra le espressioni citate da guccini nel dizionario, deve essere proprio underground, eh. 😉

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  3. rodixidor ha detto:

    Queste ragazzine che si tatuano questi arabeschi, mi fanno arrabbiare …

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  4. Safranina ha detto:

    Ora che ci penso a Roma abbiamo un nome romano per quasi ogni taglio di monete e banconote, dal mezzo sacco (50 centesimi) al testone (1000 euro), ma non mi sovviene un termine che indichi genericamente i “soldi”.

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  5. Maurizio Vagnozzi ha detto:

    Io sono dell’epoca del “che-cccciaiiii-cccccentollire” ai primi UmbriaJazz, quindi della generazione dei sesterzi con l’effigie di Cesare … “pila” mi sembra praticamente bitcoin a confronto

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  6. Miss Fletcher ha detto:

    Ecco, questa mi mancava, si impara sempre qualcosa di nuovo!
    Buongiorno cara!

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  7. Stavo pensando, ma “dei miei posti” a parte dinae e sghei (il primo ligure, il secondo forse un adattamento da altri dialetti), mi viene in mente solo un altro termine generalmente riferito ai soldi che però mi sa più di ‘lessico famigliare’ (mi sa che lo usavamo solo noi), che è sci-sci, onomatopeico immagino. Alla stazione direi che mi ricordo più che altro “c’hai della moneta”. Pila non l’avevo mai sentito:)

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  8. stravagaria ha detto:

    Se l’avesse chiesto a me, torda come sono avrei pensato che servisse una luce per cercare qualcosa. 🙂

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  9. Guido Sperandio ha detto:

    Nessuno ha citato “grano” anche “grana”, Esempio di applicazione: “È uno pieno di grana, che ha fatto la grana”….
    Lo slang è vario e vasto e in costante evoluzione (c’è ormai anche uno slang italo-inglese…)

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  10. Niko ha detto:

    😀 .. da noi, a Mantova, i soldi sono ” i bèsi” (con la “e” super aperta). Ciaooo

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  11. tiZ ha detto:

    Na cos’ e sord 😉

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  12. Astralla ha detto:

    Dalle mie parti si diceva “Pilla” con una L in più… 🙂

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  13. Astralla ha detto:

    Ma il dialetto è meglio, BAIOCC 😉 … un mix tra i biscotti e i balocchi 😀

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