Naufraghi in stazione

 
Spaesati. Nel movimento contenuto di una stazione che ancora gode delle ferie estive, i due – superata da un po’ l’età di mezzo della vita – paiono naufraghi.  Dispersi in un mare di binari sconosciuti, aggrappati ai bagagli che stringono al petto. In un gesto di protezione e rifugio, si fanno isola, si compattano, si spalleggiano non solo in metafora. Seduti sulla punta della panchina, si appoggiano l’un l’altra, puntellandosi coi piedi al suolo a creare una piramide, un monolite di solido appoggio reciproco, probabile abitudine di una vita insieme. Cosa vuoi che sia un viaggio in più?!

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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12 risposte a Naufraghi in stazione

  1. Guido Sperandio ha detto:

    Innanzitutto, la foto è molto bella. E il testo rende perfettamente. I due sembrano realmente su una scialuppa (la panchina) affidati, rassegnati, alla benevolenza di un destino che il vuoto della stazione rende vieppiù misterioso.
    Bal colpo, cento di questi giorni!

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  2. i bagagli stretti al petto. simbolo di un’epoca.

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  3. Miss Fletcher ha detto:

    Una foto che racconta un lungo viaggio della vita, molto bella!

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  4. stravagaria ha detto:

    Che bella immagine romantica! Tra l’altro è una gran bella inquadratura… Qui c’è tutto!

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  5. Astralla ha detto:

    A me questa immagine fa salire una gran tenerezza….

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  6. Fancyhollow ha detto:

    Ma che tenerezza! (Poi magari si davano le spalle perché avevano litigato, eeeehhh 😂)

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