I dormienti

  I finestrini, impermeabili al paesaggio esterno per scarsità di luce, riflettono solo l’interno del vagone. I due uomini, fronteggiandosi in opposti sedili, dormono. In equilibrio precario uno regge la testa con le dita o le dita con la testa, l’altro tiene mollemente un tablet. Giacca rossa. Entrambi. Che se fossero state nere non avrei notato l’abbinata. Razzismo cromatico forse, ma il rosso è sempre una scelta consapevole e la coincidenza è messa in dubbio dall’intreccio delle quattro gambe che s’inseriscono in spazi privati e tradiscono una famigliarità che va oltre la conoscenza occasionale, superficiale, amicale forse. Oppure inganna il riflesso del buio e i sogni nel sonno abbandonati da poco.

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Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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15 risposte a I dormienti

  1. m3mango ha detto:

    Quasi uno specchio.

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  2. Gisella ha detto:

    Il rosso è sempre una scelta consapevole. Mai frase più vera. Buona giornata!

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  3. stravagaria ha detto:

    Consapevolissima: anche la cover del tablet è rossa 🙂

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  4. massimolegnani ha detto:

    mi piace come da un dettaglio (il piumino identico) ricostruisci una storia che non ha l’arroganza dell’indagine ma la morbidezza della supposizione.
    ml

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  5. Miss Fletcher ha detto:

    Una perfetta armonia di colori, sembra che si siano messi d’accordo!
    Sempre brava tu a cogliere l’attimo.
    Buon lunedì, Katia!

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