La noia

Palmo a palmo, schiacciate tra le ginocchia, ferme, le mani della donna dicono. Di chiusura, raccoglimento forse, ma unite agli occhi, fissi nel vuoto del tavolino, urlano noia.
Scartato il giornale già sfogliato senza voglia.
Sottratto il paesaggio dall’arrivo in stazione, la vacuità dello sguardo non trova più giustificazioni in campi e strade e case di periferia.
Dirimpetto, uguale noia. Un’altra donna impegnata, senza interesse, col suo cellulare.
Non so quando, ma si sono scambiate di posto le due. In partenza erano sui rispettivi sedili di fronte. Si sono scambiate il giornale. Prima ha girato le pagine una, poi l’altra. Nessuna lo ha letto.
Non si sono scambiate parole.
A volte un viaggio è anche noia.