Se ne sta tutto il viaggio proteggendo ciò che sembra avere di più caro al mondo: il suo smartcoso. Non si limita a reggerlo, ma lo cela a occhi indiscreti, a mani furtive, forse ai raggi B che balenano nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. Si assopisce, ma non molla la presa. La testa gli cade sul petto nel sonno, “È tempo di morire”, ma non avrete mai il mio cellulare.
Cerca
Archivio
Categorie
Intervista: Caterpillar RadioRAI2
“L’ometto” su Radio ECZ
Amici sul Web
Pendolari sul Web
chi è salito sul treno
Dal 30 novembre 2011:
- 374.581 accessi
Pendolanti aggiornati
-
Ho come un deja-vu… 😉
"Mi piace""Mi piace"
Ecco, mi sa che wordpress mi ha fatto uno scherzo
"Mi piace""Mi piace"