I treni in mostra: Special Station

stations mostra fotografica del collettivo internazionale progressive-streetSi inaugura sabato 20 ottobre, allo SpazioRAW di Milano, la mostra “Special Station” a cura di Progressive Street, collettiva fotografica internazionale.

Un viaggio per immagini nelle stazioni del mondo, da Milano agli Usa, dalla Germania all’Estremo Oriente: dal 20 ottobre al 9 novembre lo Spazio Raw, in corso di Porta Ticinese 69, ospita la mostra ‘Special Stations’. Gli scatti esposti sono stati realizzati da 19 fotografi appartenenti alla comunità internazionale di fotografi di strada Progressive-Street, che si propone di descrivere gli effetti della globalizzazione attraverso l’obiettivo. Le stazioni sono raccontate come luoghi, ma anche mediante gli sguardi e i gesti di chi le frequenta quotidianamente, che stia guardando fuori dal finestrino o sia in attesa sulla banchina.

Vernissage sabato 20 ottobre h18.00. In mostra fino al 9 novembre

Orari: Lunedì-venerdì 15.00-19.30. Sabato su appuntamento | Ingresso libero

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Kevin Lim

stazioni… e stazioni… e stazioni
Come le corti medievali: si fronteggiano un duca e un buffone, delle dame semplicemente sedute in attesa (di che cosa?).
E dietro loro un capitano delle guardie che sorveglia.
E come le architetture di Antonio Sant’Elia, torri e cupole del nuovo Futurismo di vetro.
O come si riversa sul London Bridge di T. S. Eliot, la folla di cui Dante diceva “sì lunga tratta, che non avrei creduto che morte tanta n’avesse disfatta”.
Le stazioni sono ormai nel tempo, tutto il tempo e oltre, l’hanno ereditato e lo prefigurano.
Le stazioni anche immaginano, su quel treno, c’è da bisbigliare, quale romanzo sudamericano o indiano avverrà? Convoglio uguale al treno sull’acqua di Paul Delvaux (sensazioni, illuminazioni, visive, ormai sonore percussioni).
Venti fotografi per questi epicentri, crocicchi, snodi, fissati in ogni dove, nel mondo geografico e fisico: i gesti, prima di tutto, le siluette, le posture. E i volti epigrammatici (se Orazio, il più semplice dei poeti latini, li incrociasse, cosa ne direbbe?)
Stazioni come immensi padiglioni della fiera delle vanità (vanitas vanitatum) che si dice vita: di nuovo, chi sono, dove vanno, cosa stanno pensando, e cosa sognano, quelle figure quasi addormentate?
Stazioni come navicelle entro spazi psichici, il movimento che le fotografie congelano, non è fermo, è solo un secondo del continuum che è spazio-temporale.
E penso con orgoglio anche alle stazioncine in bianco e nero del nostro Neorealismo, compagnie di comici affamati salivano in treno e andavano, andavano… ancora, dove? La domanda che vi siete fatti, o autori di questa impressionante mostra, non è questa? … tale e quale al vostro fotogramma che ci custodisce per sempre… per memoria, affetto, consonanza.
E suprema nostalgia.

Roberto Agostini

Progressive-Street is a “gang” of international photographers looking at the other side, yes, but it is in this world.

Alexander Mercado, Alphan Yilmazmaden,  Batsceba Hardy,  Davide Dalla Giustina, Fabio Balestra, Gerri McLaughlin, Jinn Jyh Leow,  Karlo Flores,  Kevin Lim, Lukasz Palka, Marion Junkersdorf, Mark Guider,  Michael Kennedy, Niklas Lindskog, Orlando Durazzo,  Peppe Di Donato, Robert Bannister, Siddhartha Mukherjee,  Stefania Lazzari

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Marion Junkersdorf

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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23 risposte a I treni in mostra: Special Station

  1. 321Clic ha detto:

    Questa ce l’avev già in programma!

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  2. stravagaria ha detto:

    Che bella mostra, se riesco passo

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  3. alemarcotti ha detto:

    Wow vado grazie!!!!

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  4. Quante cose sfuggono, di questa città. Mica lo sapevo. Soprattutto, non avevo capito che l’appuntamento fosse lì! 😛

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  5. Valeria Minciullo ha detto:

    Mi affascinano un sacco le stazioni, quali luoghi di passaggio, di attesa trepidante o annoiata, di dolorosi arrivederci o di ritrovo… immagino sarà molto bella questa mostra.

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  6. filippomariafabbri ha detto:

    Possiamo forse mancare…? 🙂🙂

    Inviato da iPhone

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  7. rodixidor ha detto:

    Tu non partecipi con i tuoi scatti?

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  8. massimolegnani ha detto:

    una Pendolante in trasferta, stazioni di più ampio respiro, ma penso che lo spirito sia quello dei tuoi scatti, la stazione come luogo di effimere sorprese.
    ml

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  9. Accidenti! Che peccato non aver trasferte a Milano in questo periodo…

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  10. lepastelbleu ha detto:

    carissima, ti ho scritto che pendolo in una valle genovese; stamattina mi è stato fatto dono di un libro di testimonianze di valligiani che hanno avuto a che fare con la storia ferroviaria della valle (snodo importantissimo per la Liguria, convergenza con Piemonte e Lombardia). Ti piacerebbe moltissimo!

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