Vite in treno da spot

“Ci sono storie che rendono la vita più interessante”. Questo lo slogan di uno spot di una società che produce e vende audiolibri. E dove girarlo se non in treno? Ogni sconosciuto che viaggia con noi è una storia da inventare, immaginare o ricostruire dai dettaglia. Spesso più avvincente, interessante e intricata di quella reale che, se fortunati o abbastanza abili da defilarci, non conosceremo mai. In caso contrario molto probabile che le pillole per la pressione siamo l’evento più emozionante nella vita dello sconosciuto. Ma non si sa mai: prima o poi una spy story può sempre capitare.

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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12 risposte a Vite in treno da spot

  1. stravagaria ha detto:

    Gli audiolibri sono stati una piacevolissima scoperta per me quest’anno. Ne ho ascoltati una decina mentre lavoravo nella mia craft room… ma scelgo quasi sempre romanzi che ho già letto (la prima lettura non la cedo a nessuno) e raccontati da grandi attori (perché, dopo un brutto libro, non c’é niente di peggio di un cattivo lettore)

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  2. Miss Fletcher ha detto:

    Che bello lo spot, direi che è perfetto per il tuo blog.
    A me piace proprio leggere e credo che soffrirei un po’ con un audiolibro però in effetti se il narratore è un grande attore allora la cosa fa tutta la differenza, dovrei provare.
    Buona giornata cara!

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    • Pendolante ha detto:

      A me capita di ascoltare la lettura di libri su Radio 3Rai e devo dire che non mi dispiace affatto, anzi. Tuttavia rimango dell’idea che la lettura personale sia la migliore. Forse ha ragione Viv: bisognerebbe ascoltare solo libri già letti.

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  3. Guido Sperandio ha detto:

    Quindi, il massimo del progresso è tornare al racconto orale, cioè alla tradizione di Omero.
    Mummble, mummble…. molto bene. Preso nota.

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  4. Ho provato ma non ce la posso fare. “Non l’avrei letto così” è il pensiero che mi distrae in continuazione dal seguire la trama. L’unico audiolibro che ricordo piacevolmente sono le favole per bambini nel mangiadischi (“di mille ce n’è…”), ma non facciamo il conto, va’… P.S. buon 2019, come sempre resistente e… il resto già sappiamo!

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    • Pendolante ha detto:

      ohoooo anche io li ricordo “di mille ce n’è…” che bello. A dire il vero ne ho sentito uno con mia figlai qualche anno fa e non l’ho retto, ma si sa che i tempi cambiano 🙂 Buon Anno anche a te Ammennicoli e si, il resto già sappiamo 🙂

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  5. Tiptoe ha detto:

    Non ho mai “usato” un audiolibro, se non per motivi didattici: in questo caso sono utilissimi perché mi consentono di risparmiare fiato senza dover fare leggere gli alunni che insomma… ma non voglio lamentarmi di loro già oggi!
    Qui ti auguro solo un magnifico 2019 🙂

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