Di disastri ferroviari putroppo è piena la storia, ma questo – che ho scoperto grazie a Marzio Govoni – è singolare perchè parla di cratari di bombe, di scimmie e contadini sbranati. Siamo nella mia Emilia, ai confini di casa. L’anno è il 1945, il 30 novembre per la precisione.
Un treno merci in viaggio da Bologna a Parma, viene deviato, all’altezza di Villa Bagno, su un binario interrotto, per consentire il passaggio ad un altro convoglio. Il macchinista, forse per un errore di comunicazione, non arresta il treno, che prosegue la marcia finendo in un cratere aperto da una bomba e deragliando. Ha inizio una notte da incubo. Al treno sono infatti agganciati alcuni vagoni che trasportano il Circo Togni: l’urto violento provocano l’apertura di alcune gabbie e scimmie, serpenti, e, soprattutto, nove leoni, probabilmente imapuriti, sicuramente affamati, inziano a vagare nella campagna, seminando terrore. Quattro i morti: il fuochista sul treno, un domatore e due contadini furono sbranati dai leoni.
La prova tangibile che “mai dire mai”. Che tutto l’imprevedibile può accadere.
E ci stupiamo per il Covid! figurarsi….
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per quei tempi dev’essere stato un evento davvero eccezionale… e a dire il vero lo sarebbe anche oggi
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Oddio, considerando che era appena finita la seconda guerra mondiale, penso che le persone fossero abituate, o forse rassegnate, un po’ a tutto…
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direi che dei leoni in Emilia non rientrassero proprio nelle aspettative della gente, anzi, forse proprio perchè erano sfuggiti alla guerra, venire sbranati da felini africani pare proprio una beffa
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Ed anche questo è vero.
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Evento terribile… anche essere sbranati dai leoni.
Buon Pomeriggio.
Quarc
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si, ammetto che c’è di meglio 😦
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Un disastro a catena…
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decisamente
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