Gustave Flaubert. Madame Bovary. Collana I grandi della letteratura, Fabbri Editori
Un’edizione un po’ datata (1985) di un libro intramontabile. Un segnalibro accattivante e occhiali da sole non molto utili nella luce del primissimo mattino. Grazie a Ammennicolidipensiero che mi ha mandato questa foto.
Un libro erroneamente spacciato per romantico, invece di una crudeltà e spietatezza tremende, secondo me. Temo che Flaubert in quel periodo della sua vita ce l’avesse a morte con una sua Madame e si sia sfogato scrivendo questo libro…
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Ma pare anche che Flaubert abbia detto: “Madame Bovary c’est moi” o viceversa, l’ho letto parecchio tempo fa per cui ne conservo un ricordo sbiadito.
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Probabilmente voleva farsi perdonare dalle donne 😉
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Romantico?!?
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‘nfatti 🙂
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Mi unisco al commento di AdP: Romantico?! e già hai risposto. Non è un libro che io amo molto. Chissà perchè 😉
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Immagino che immedesimarsi in una figura di donna che è una pessima madre, tradisce il marito con altri uomini, gli amanti non se li sa nemmeno scegliere, perché sono tutti personaggi stronzi ai quali non frega niente di lei oppure sono pronti a scaricarla quando le cose si mettono male, che non sa nemmeno suicidarsi come si deve, scegliendo un veleno che la fa agonizzare per giorni, che potrebbe essere salvata invece si imbatte in altri inetti come lei, che dopo morta viene istantaneamente dimenticata da tutti… ecco, immedesimarsi in una figura di donna come questa non sia il massimo per le lettrici un po’ più attente.
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Come minimo
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Penso che il fatto di doversi immedesimare sia un male recente. Io credo che Emma sia una eroina non certo romantica, ma molto moderna, una donna insoddisfatta circondata da una mediocrità e un arrivismo dai quali cerca di sfuggire. Poi il giudizio su di lei è negli occhi di chi legge, la prosa asciutta e non giudicante di Flaubert lascia a noi il giudizio morale, e si rischia di cadere nel tranello di attribuire a lui una visione che è solo nostra. I tempi sono cambiati ma certi malesseri , certe gabbie sociali e comportamentali mica tanto.
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