
Dove sei sei, lui arriva e ti sposta. Se sei a destra deve venire a destra, se a sinistra deve pulire a sinistra, se ti metti al centro lui punta al centro. Con un mantra nervoso, ad alta voce avverte: “‘tenziò, ‘tenziò. Spostarsi prego!” L’uomo con la scopa muove i pendolari sulla scacchiera del marciapiede, provocando un movimento continuo a ondate che procede al suo passaggio con l’andamento di un’olà da stadio. Un burattinaio in giallo che costringe i pendolari a rinculate e saltelli laterali, come a voleri ricollocarle secondo un suo schema mentale ben preciso… Oppure vuole solo rompere i coglioni…
L’immagine dell’onda in movimento che segue la scopa mi fa sorridere ma il lavoro in sé è talmente ingrato che se anche “rompesse” un po’ mi sentirei di giustificarlo.
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in qualche modo deve pur far passare la giornata e in effetti non è il lavoro più gratificante del mondo
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Lui “rompe”, eh sì, ma nella sua ottica probabilmente siete voi, massa inerte-insonnolita-passiva, a ostacolare il suo lavoro e a “rompere”. (Mi sento sindacale)
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assolutamente sì. Sempre questione di punti di vista. pensa come sarebbe più facile pulire un marciapiede vuoto… ma molto meno divertente
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Mi immagino ora questo gigantesco spazzino della stazione che sposta dei minuscoli pendolanti con la sua scopa.
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nel paese dei pendolari lillipuziani 🙂
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