
Se ne sta, in emulazione di fenicottero, su una gamba sola. Sospeso a mezz’aria il piede non sopporta il contatto con la scarpa dalla quale si è sfilato agilmente non appena raggiunta la postazione d’attesa, in un’irrefrenabili desiderio di libertà. Lungi dall’essere una calzatura scomoda, almeno all’apparenza, quella se ne sta abbandonata a fianco di quella abitata. Il piede la schiva, si sposta sull’altra, vaga nello spazio aereo fino a quando, all’arrivo del treno, non è obbligato a rientrare nella sua prigione, ma sospetto, una volta in vagone, non via sia rimasta a lungo.