Wagons lits con omicidi (Silver Streak). Film USA del 1976 diretto da Arthur Hiller.
- Produttore: Edward K. Milkis
- Fotografia: David M. Walsh
- Montaggio: David Bretherton
- Musiche: Henry Mancini
Il film ha ricevuto una candidatura ai Premi Oscar 1977 per il miglior sonoro e una candidatura ai Golden Globe 1977 per il miglior attore in un film commedia o musicale a Gene Wilder. Nel 2000 l’American Film Institute l’ha inserito al 95º posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi. Personalmente non l’ho trovato un capolavoro; perde di ritmo in alcune parti e le battute e i doppi sensi non sono all’altezza di altri film con Gene Wilder sul quale, per altro, si regge tutto il film che poco sarebbe senza la sua interpretazione. Notevole la presenza di tanti caratteristi del cinema hollywoodiano. E’ spassoso, se non divertente; da vedere.
Trama
George Caldwell è un viaggiatore di Los Angeles a bordo di un treno diretto a Chicago. La durata del viaggio è di tre giorni e trenotti in cui la sua vita e quella degli altri occupanti, sarà stravolta da una serie di imprevisti. Per amore improvviso di una attraente segretaria incontrata per caso a bordo del treno, scoprirà che una scappatella può in realtà portare a sviluppi inimmaginabili. Tra agenti segreti F.B.I. e scagnozzi agli ordini di un miliardario senza scrupoli, finirà più volte scaraventato giù dal treno in corsa, ma vi risalirà con rocamboleschi escamotages. Non mancheranno le minacce di morte, ma se la caverà sempre e comunque. Troverà aiuto in uno strampalato ma attendibile delinquente con cui concluderà la folle corsa nella stazione centrale di Chicago a bordo del treno lanciato a folle velocità. Una trama da film di Hitchcock che scatena risate a non finire.
Interpreti
- Gene Wilder: George Caldwell
- Jill Clayburgh: Hilly Burns
- Richard Pryor: Grover Muldoon
- Patrick McGoohan: Roger Devereau
- Ned Beatty: Bob Sweet
No, magari non un capolavoro ma lo ricordo come un film molto divertente. Può essere che 26 anni dopo abbia perso un po di freschezza. E poi mi fa velo un debole per il grande Gene Wilder. Tra l’altro qui si forma la coppia con Pryor, allora re della black comedy, che si sarebbe riproposta qualche anno più tardi nel molto divertente “Nessuno ci può fermare”.
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Quello mi manca, però ricordo anche “Non guardarmi; non ti sento”, del 1989, che allora mi divertì davvero tantissimo. Ma forse anche questo bisognerebbe rivederlo oggi, chissà…
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La comicitá certo cambia col tempo e questo film ha i suoi anni. Comunque lo consiglio.
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HO RIVISTO ULTIMAMENTE QUESTO FILM…UNO DEI MIEI PREFERITI: GIALLO, AZIONE, COMICITA’….MOLTO DIVERTENTE! LA COPPIA CON PRYOR FUNZIONAVA ALLA GRANDE!!!
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