Sin Nombre

SinNombreSin Nombre. Cooproduzione USA-Messico, 2009. Un film di Cary Fukunaga.

  • Soggetto: Cary Joji Fukunaga
  • Produttori: Gael García Bernal, Diego Luna
  • Foltografia: Adriano Goldman
  • Musiche: Marcelo Zarvos

Vincitore del Premio per la miglior regia e per la miglior fotografia nella sezione Film drammatici al Sundance Festival 2009.

Sin nombre significa senza nome. Sono i migliaia di sudamericani che tentano di raggiungere gli Stati Uniti sui tetti dei treni merci. Il film è stato girato in spagnolo, per questo non sono riuscita ad andare oltre l’inizio perché non è un film che si possa solo guardare. Ammetto inoltre che faccio fatica a seguire la violenza che ci mostra il regista nella vita della gang di uno dei protagonisti. Due storie parallele, un ragazzo in fuga dalla sua gang e una ragazza che cerca di raggiungere parenti nel New Jersey. Le loro strade si incontreranno sui binari. Dopo aver la bella recensione che ne ha fatto il blog Ultimociak, credo valga la pena vederlo. Eccone un assaggio:

Trama:

Gli Stati Uniti sono terra promessa per molti sudamericani. Sayra, hondurenia, cerca di raggiungere dei parenti in New Jerey, con la famiglia, mentre Casper deve sfuggire ai membri della gang di cui fa parte. Le loro vite si intrecciano sui tetti dei treni che li portano verso gli Stati Uniti.

Interpreti:

  • Edgar Flores: Willy (“El Casper”)
  • Kristyan Ferrer: Benito (“El Smiley”)
  • Paulina Gaitán: Sayra
  • Tenoch Huerta Mejía: Lil Mago
  • Diana García: Martha Marlene
  • Héctor Jiménez: Wounded Man
  • Gerardo Taracena: Horacio
  • Luis Fernando Peña: El Sol

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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3 risposte a Sin Nombre

  1. Miss Fletcher ha detto:

    Non conosco questo film, non credo che farebbe per me, non mi piacciono i film troppo violenti anche se purtroppo rispecchiano certe realtà.

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  2. mi fai venire in mente i tanti sin nombre che cercano di raggiungere l’italia anziché sopra i treni, sotto i camion, appesi con le cinture ai semiassi. credo che cercherò di guardarlo presto.

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