Prossima fermata Fruitvale Station (Fruitvale Station). USA, 2013. Diretto da Ryan Coogler.
- Sceneggiatura: Ryan Coogler
- Produttore: Forest Whitaker, Nina Yang Bongiovi
- Fotografia: Rachel Morrison
- Montaggio: Claudia Castello, Michael P. Shawver
- Musiche: Ludwig Göransson
- Scenografia: Hannah Beachler
- Costumi: Aggie Guerard Rodgers
Il film racconta la storia vera di Oscar Gran, il suo ultimo giorno di vita. Ventiduenne, Oscar la notte di capodanno 2009, viene ammanettato ed ucciso nonostante fosse disarmato, dai poliziotti della Bay Area Rapid Transit Distric di Oakland. In molti filmarono coi cellulari l’accaduto. La ripresa originale viene mostrato nella prima sequenza del film. Il poliziotto che gli sparò fu processato per omicidio di primo grado, ma riconosciuto colpevole di omicidio involontario, avendo dichiarato di aver scambiato la pistola per il teser. Un film denuncia che ha vinto molti premi. Da vedere. Bravissimo il protagonista Michael B. Jordan.
Trama
La notte di capodanno del 2009, mentre con la fidanzata e gli amici sta rientrando verso casa, Oscar Grant, 22 anni, viene prelevato dalla polizia della stazione della metropolitana di Fruitvale, San Francisco, e perforato al polmone dal proiettile di un poliziotto che ha perso la testa. Ryan Coogler racconta la storia di Oscar a partire dalla mattina del 31 dicembre, giorno del compleanno di sua madre,
Interpreti
- Michael B. Jordan: Oscar Grant III
- Melonie Diaz: Sophina Mesa
- Kevin Durand: Ufficiale Caruso
- Chad Michael Murray: Ufficiale Ingram
- Ahna O’Reilly: Katie
- Octavia Spencer: Wanda Johnson
- Tristan Wilds: Johntue Caldwell
- Trestin George: Brandon
- Destiny Ekwueme: Chantay
- Bianca Rodriguez: Vanessa
- Thomas Wright: Tim
- Kenny Griffin: Jason
- Julian Keyes: Kris
- Marjorie Shears: Nonna Bonnie
- Maya Tapia: Nonna Mariana
- Jemal McNeil: Cephus
- Steven Craig Johnson: Daryl
- Victor Toman: Emi
- Joey Oglesby: Cale
- Herman Tsui: Marcus
- Darren Bridgett: Peter
- Nassir Zughayer: Sammy
“un polizotto che ha perso la testa” o che semplicemente ha usato quella che ha sempre avuto – a cui però hanno legalmente messo in mano una pistola.
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Non ho indagato la faccenda giudiziaria, mi sono limitata a riportare quello che i titoli del film scrivono. Tuttavia una condanna c’è stata e la sua colpevolezza è indubbia
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sì sì, avevo capito che fosse la trama riportata. sottolineavo il ridicolo uso delle parole a fronte di una altrettanto ridicola motivazione (accolte) che ha portato alla riduzione della colpa nella condanna.
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Sottolineatura doppia, condivisa
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Me lo sono perso. Metto il titolo nella lista di ricerca 😉
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Poi mi dici
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Sicurezza! Sicurezza! si invoca a gran voce dal popolo.
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