Corridori in stazione

La stazione è l’unico luogo in cui non ci si chiede perché un adulto corra.
Per strada o in un parco, in un corridoio di un edificio pubblico, in un cortile, ovunque un adulto che corre senza l’abbigliamento da jogging desta un minimo di curiosità, a volte allarme. In stazione no. Nessun imbarazzo da parte del corridore, nessuno stupore in chi guarda: si sa che corre dietro i suoi ritardi (mai agli anticipi degli altri). A volte corre per prendere in ritardo un treno in ritardo, più spesso uno puntuale che cambia binario, a volte uno in ritardo su quello puntuale che è stato spostato dopo, ma il corridore non lo sa e invece di aspettare il ritardo del suo treno corre per prendere quello precedente che arriva in ritardo.
A volte non è suonata la sveglia, altre non si è trovato parcheggio o il traffico, la nebbia, la pioggia, un trattore, una deviazione, la benzina, la batteria, un anziano col cappello, un trasporto eccezionale, un incidente in tangenziale, uno sciopero degli autobus, una lite con il coniuge, il vomito del gatto, i figli da portare a scuola, l’abbonamento scaduto, il giornalaio incazzato, il tabaccaio senza sigarette, il barista che cerca il resto…
Comunque sia in stazione si corre.