Mi imbatto, al lavoro, in un documento d’archivio giudiziario con sentenza esemplare, ma forse non tanto.
Siamo nel 1934 e il signor D.A. ha la pessima idea di salire sul treno Milano-Piecenza senza biglietto, sebbene si accontenti di viaggiare in seconda classe, ma in un’epoca in cui esisteva anche la terza. Prontamente intercettato il D.A. viene condotto innanzi al Tribunale, dove, tapino, ammette il fatto.
Scatta l’arresto, la schedatura, la foto segnaletica, l’imputazione di Truffa in danno dell’Amministrazione FF.SS.
Dalla perizia psichiatrica risulta che il nostro abbia “agito in istato di completa infermità psichica” e quindi viene dichiarato non punibile. Tuttavia, a scanso di futuri problemi, “si ritiene giusto ordinare il ricovero in un manicomio giudiziario, per la durata di almeno du anni“
Non volendo ammiccare a una facile morale, testimonio solo d’un ritrovamento singolare. Pregasi astenersi commentatori nostalgici.
Sarebbe interessante capire se sia stato sentenziato dal tribunale che l’infermità mentale era causa dell’essere sprovvisto di titolo di viaggio o se quest’ultima condizione fosse stata semplicemente spia dell’infermità mentale. Che sempre la storia abbia in gloria Franco Basaglia, mai troppo ascoltato.
"Mi piace""Mi piace"
Direi che l’evento sia stato determinante per il fermo dell’uomo e l’identificazione di una qualche problema da individuare. Dopo la legge 180 ci sono voluti altri 20 anni perchè venisse dimesso l’ultimo paziente del (ex) manicomio dove lavoro
"Mi piace""Mi piace"
Manicomio, che già basterebbe, ma attenzione “giudiziario”!
Nota: In questi giorni sto leggendo il libro di una norvegese scrittrice-viaggiatrice e i capitoli di una sua tappa nella Corea del Nord. Le perversioni a cui può portare una dittatura!… Mi va benissimo il caos in cui noi qui viviamo. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Se il paragone è quello, hai indubbiamente ragione
"Mi piace"Piace a 1 persona
Purtroppo non sono perversioni delle sole dittature. Alcuni paesi del nordeuropea conservano strutture molto simili ai manicomi, e vale la pena ricordare che nella civilissima socialdemocrazia svedese si sterilizzavano i “deboli di mente” dino all’inizio degli anni settanta…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Veramente?!! Non lo sapevo e lo trovo agghiacciante
"Mi piace""Mi piace"
Incredibile! “A scanso di futuri problemi”… due anni di manicomio giudiziario!
Non scherzano questi!
Ottimo ritrovamento, grazie per la condivisione. Dà l’idea di come siano cambiate le cose da allora.
"Mi piace""Mi piace"
E meno male che sono cambiate. Grazie a te Lisa
"Mi piace""Mi piace"
Che sorte avversa, cielo: per non aver pagato un biglietto del treno, ha avuto un destino che, considerati gli anni, era ben peggiore della prigione… E direi che l’ideologia non è andata molto più avanti, ancora adesso più di qualcuno MINIMO incarcererebbe chi viaggia senza biglietto.
"Mi piace""Mi piace"
La casistica del viaggiatore senza biglietto è varia e meriterebbe un approfondimento. Suppongo che il signore in questione abbia dato segni di squilibrio una volta intercettato dal controllore, ma certo un tempo si finiva in manicomio con troppa facilità, o per lo meno per motivi che oggi non considereremmo validi
"Mi piace""Mi piace"