In viaggio con le zie


Il foulard fiorito allacciato sotto il mento copre la testa di una del trio. Le altre due mostrano una candida testa di capelli corti, con diverse sfumature di grigio. Gonne sotto al ginocchio, occhiali dalle montature che snobbano le mode, borse da viaggio che ignorano le rotelle dei trolley. Zie-nonne italiane che viaggiano in gruppo – che l’unione da coraggio – e aspettano il treno addossate alla ringhiera delle scale, guardandosi attorno spaesate che in treno non ci si va mica tutti i giorni e la chiacchiera ininterrotta dissimula la tensione. E si parla dei figli e dei nipoti e dopo dei mariti e gli acciacchi alle ginocchia che non reggono più e l’ultima visita medica e le notizie al telegiornale che non lo guardo neanche più che tanto sono sempre brutte, e hai visto che quei due là si sono separati con tutti quei figli ma che peccato che poi son così belli tutti e due, e quella della televisione che è guarita dal cancro bevendo la sua pipì … Mò stamò da seinter e’ch lavor… [ma stai a sentire che “lavoro” – che roba].Il fischio del treno, un sussulto di gruppo di rezdore che si appiattiscono contro la ringhiera e si stringono nel tranch leggero e nel piumino pesante che non ci sono più le mezze stagioni… e noi nipoti italiani passiamo di lì e ascoltiamo con un sorriso di superiore accondiscendenza, dissimulando il compiacimento per quel famigliare calore che ci avvolge in abbraccio di odori di minestrone e centrini di pizzo e vetrine piene di bomboniere e poltrone con il poggiatesta di stoffa da lavare e le foto dei morti nelle cornici appese e i santini attaccati alle ante di vetro… e stamattina il treno sembra diverso e sa più di buono e quasi quasi, salendo, cerchi le pattine nel corridoio. Per non sporcare.

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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38 risposte a In viaggio con le zie

  1. quella che è guari… aaaaaaah, come mio cugino! quello che “mi ha raccontato che una volta è morto” (cit.) :rofl:

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  2. Gisella ha detto:

    Bellissimo… Hai notato che ci sono alcune linee che sanno più “di buono” che altre? (almeno, dalle mie parti…)

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  3. Safranina ha detto:

    Mi dai venire nostalgiaaaa.. 😢

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  4. rodixidor ha detto:

    Gruppo che riesce ad intimidire la spavalda fotografa che non osa superare un furtivo scatto ad altezza caviglie …

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  5. Guido Sperandio ha detto:

    Momento simpatico, reso bene, ben scritto 🙂

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  6. stravagaria ha detto:

    Oh che poesia in quei santini e in quelle pattine! Hai dipinto davvero un quadro vivido e credibile 😊 Buon lunedì!

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  7. cinziarobbiano ha detto:

    Il salotto di Nonna Speranza e tutte quelle piccole cose di pessimo gusto. Post Gozzaniano. Bello.

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  8. Miss Fletcher ha detto:

    Belle queste viaggiatrici, mi piacciono!

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  9. bellissima descrizione di un momento di quotidianità!

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  10. Fancyhollow ha detto:

    ‘elline. Ti passa tutta la bruttura del treno pendolare (per un attimo, eeehhh)! 😊

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