Colazione in stazione

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Otto del mattino, un po’ prima. Al bar della stazione si consumano colazioni veloci, in piedi, pigiati, accalcati in pochi metri di bancone o tra alti tavoli senza sedie. Appoggiagomiti. Caffè più che altro, qualche pasta trangugiata in fretta che poi si corre al lavoro o a prendere il treno. Lui è l’unico che si siede a un tavolo. Sempre quello, sempre solo. La giacca pesante ha lasciato il posto alla canotta professionale, quella da muratore. Pantaloncini corti come i capelli; via i ricci bianchi, tagliati da poco. Ha un suo rituale: un vassoio, due bricchi d’acqua calda con bustina, una tazza di ceramica e bicchiere di carta da bibita. Una ciambella. Prende la fetta di limone dalla tazza, la divide in due: una parte nella tazza, una nel bicchiere. Concentrato, mai disttratto. Lui solo e la sua colazione. Col bricco uno riempie prima il contenitore da bibita, quel che rimane nella tazza. Un morso alla ciambella, due, poi beve dal bicchiere. Il bricco due non viene ancora usato. Un morso alla ciambella, due, un sorso dal bicchiere. Vorrei guardare, capire quando affronterà il tè nella tazza, ma devo andare. A lavorare. Domani forse.

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Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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26 risposte a Colazione in stazione

  1. ilmiosguardo ha detto:

    Riuscire a prendermi un po’ di tempo per me stessa (per la colazione) a inizio giornata mi mette di buonumore … 🙂

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  2. vagoneidiota ha detto:

    Un’ Altra tela che hai saputo regalare a tutti noi.
    Ha il sapore del tempo rubato al tempo, l’odore della attesa. Tra un treno e l’altro, il tuo, mi hai donato un momento di sospensione, un respiro imprigionato in una delicata curiosità.
    Ti abbraccio. Da vagone a vagone.

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  3. cartaresistente ha detto:

    Un rituale che sembra una meditazione. Buona settimana.

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  4. Miss Fletcher ha detto:

    E domani lo troverai lì..una bella fotografia questa, buona giornata a te cara!

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  5. tiptoetoyourroom ha detto:

    Il rituale della colazione è fondamentale. Certo, non sempre si riesce a dedicargli il tempo che merita… ma insomma: ci si prova.
    Buona giornata 🙂

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  6. giuliagunda ha detto:

    Questi piccoli gesti ripetuti quotidianamente, rituali che possono sembrare inutili o banali, sono proprio quelle cose che ci aiutano a scandire il tempo delle nostre giornate, che ci tengono a terra.
    Non so come mai, ma a quel signore al tavolo, con la sua acqua calda e il suo limone diviso a metà, quasi gli voglio bene.

    Buona giornata.

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  7. stravagaria ha detto:

    La colazione e la merenda sono i due momenti della giornata in cui risulta più dolce dedicarsi del tempo. Se poi non si hanno i minuti contati…meglio!

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  8. Marco ha detto:

    Ha capito tutto della vita 🙂
    Mi fa venire in mente Momo.

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  9. the quiet man ha detto:

    Non so, forse sono troppo prosaico, ma a me quest’uomo, dall’abbigliamento, alla postura, fa venire in mente una storia di solitudine, magari una moglie che se ne è andata troppo presto, l’impossibilità del ripetere un rituale così familiare in un luogo lungamente condiviso e quindi la scelta di un non luogo, come il bar di una stazione. Un rituale che tu descrivi con grande precisione e che, a ben vedere, ora sconfina più nel nel versante ossessivo compulsivo che in quello del tempo ritrovato. Insomma, a me da una gran tristezza, anche perché, se ben capisco, lo sventurato consuma la sua ciambella sorseggiando acqua calda al sentore di limone.

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  10. Calikanto ha detto:

    Eh no! Ora vogliamo sapere come continua il rito e che scopo abbia. Vogliamo sapere se “Mr. Tè” si alza con la faccia soddisfatta oppure ancora più triste, se ripone i bricchi e le tazze con uno schema ripetuto seguendo linee immaginarie, se il bicchiere di carta lo conserva oppure lo butta, se la barista è sua complice oppure lo subisce, se poi si accende una sigaretta oppure scappa via ingobbito dalla fatica di una colazione così complicata… Insomma, non ci puoi lasciare così a metà…

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  11. tiZ ha detto:

    A me ha fatto tenerezza…anche io sarei andata via correndo, ma avrei voluto augurargli “buona giornata”..

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  12. Topper ha detto:

    Certe abitudini hanno un qualcosa di sacro…

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