Strani incontri

Si fanno strani incontri in treno, inaspettati. A volte con sé stessi. Uno sguardo fuori dal finestrino a mirare il paesaggio e le luci artificiali del vagone ti rimandano il riflesso di te stessa nel primo mattino. Due occhi assonati, a volte cerchiati di ombre reali o giochi di luce, ti fissano sorpresi. “Oh guarda, anche tu qui?” Un attimo di imbarazzo, distogli lo sguardo, ma con un po’ di coraggio torni a guardare quella strana creatura che ti assomiglia. Hai i tuoi capelli, i tuoi tratti, ci riconosci persino tua madre, ma la ricordavi diversa. Sarà quell’inclemente luce artificiosa da treno, sarà la sorpresa di vederla lì, ma è come una riunione di compagni di classe delle medie che vedi dopo trent’anni. Li riconosci, certo, eppure non sono più gli stessi. Non è tanto che sono invecchiati, o hanno messo su chili, anzi, magari qualcuno ci ha pure guadagnato in fascino, ma è constatare come le aspettative di allora non siano state rispettate, nel bene o nel male, come la vita prenda binari diversi da quelli di partenza, a volte scarti improvvisamente o si fermi per troppo tempo a un passaggio a livello. Quel riflesso nel vetro ti guarda e ti fa domande, ma un treno di pendolari non è luogo che ispiri risposte, soprattutto alle 7 del mattino. Allora fai spallucce, saluti te stessa nel riflesso e riapri il libro per perderti nelle vite di altri.

Informazioni su Pendolante

Pendolo dal 14 dicembre 2004. Per fare 43 km mi accontento di un’ora e tre mezzi di trasporto. Sono e faccio molte cose, ma qui sono solo una Pendolate. (Photos by Filippo Maria Fabbri)
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21 risposte a Strani incontri

  1. stravagaria ha detto:

    Stamattina pensosa, filosofa e un po’ assonnata 😉

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  2. Fancyhollow ha detto:

    Pirandelliana! 😄

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  3. Tratto d'unione ha detto:

    Come farebbero le nostre vite a sopportare certi passaggi a livello senza l’aiuto delle vite degli altri contenute nei libri?

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  4. tramedipensieri ha detto:

    Vite fuori e dentro; sempre in viaggio
    Buona giornata 🙂

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  5. ehi, che mood filosofico!
    p.s. mi hai fatto pensare che sono probabilmente tra i pochi a cui non siano (ancora?) capitati reincontri di compagni di elementari/medie/liceo/università. zero. dici che devo pormi delle domande? 😛

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  6. marco1946 ha detto:

    Immagine bellissima. Misto di luci e colori, un volto, un albero, la carrozza che immersa in questo quadro impressionista sembra persino bella.
    Credo che in un’esposizione di arte moderna farebbe un figurone.

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  7. Miss Fletcher ha detto:

    Bella la foto con tutte queste sfumature e bello il tuo racconto mattutino, i riflessi bisogna anche saperli vedere, non è da tutti. Buona settimana, cara!

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  8. rodixidor ha detto:

    Bellissimo questo post. Sarà che esprimi bene pensieri che spesso mi attraversano, lo stesso mio stupore nello scoprirmi, sono anni che mi pare mio padre si sia impadronito del mio riflesso.

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  9. Guido Sperandio ha detto:

    Deduco che la lettura dei fondi di caffè sia meno conturbante che immergersi nei propri riflessi (di lunedì mattina, poi, di un lunedì mattina gelido e buio).
    Scherzi a parte, è una gran bella immagine e anche il flash di pensieri sottostante… ci dev’essere una Musa dei pendolari, anzi a essere precisi, di certe pendolari.

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  10. Marco Carnazzo ha detto:

    Bellissimo post. Più malinconico della tua media. Tutto ok? ☺

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